12 dicembre 2024 – 20:45
La sentenza emessa dalla giudice Elisabetta Chinaglia prevede non solo la condanna dell’agricoltore responsabile del danneggiamento della piantagione di nocciole del governatore Cirio, ma anche la confisca delle forbici utilizzate per commettere l’atto illecito. L’episodio risalente alla notte del 1 aprile 2023 ha scosso la tranquillità della zona di Cherasco, dove l’azienda agricola ‘Le nocciole delle Langhe’, di proprietà della Curia e gestita da Alberto Cirio, si trova. Le fragili barbatelle di nocciole piantate con cura sono state vittime di un vero massacro: più di duemila pianticelle sradicate o tagliate brutalmente con le cesoie, causando danni ingenti. La confessione dell’agricoltore colpevole ha svelato un movente meschino e invidioso: il desiderio di arrecare danno al dottor Cirio per la sua prosperità economica, che contrastava con le difficoltà finanziarie dell’uomo. L’invidia e la mancanza di un reale motivo plausibile hanno portato a un gesto insensato e dannoso, che ha destato scalpore nella comunità locale. Ora, mentre l’azienda agricola cerca di riprendersi dai danni subiti, la giustizia si è espressa in maniera ferma e inequivocabile nei confronti dell’autore del vile attentato contro la natura e il lavoro duro degli altri. La confisca delle forbici rappresenta simbolicamente la fine di un comportamento irresponsabile e distruttivo, invitando alla riflessione sul valore del rispetto per il lavoro altrui e per l’ambiente che ci circonda.