Il conflitto in Sudan ha preso un nuovo giro improvviso con la riappropriazione del palazzo presidenziale da parte delle forze armate regolari dopo una serie di scontri violenti e intensi contro le Forze di rapido intervento, gruppo paramilitare ribelle. Il portavoce ufficiale dell’esercito, Nabil Abdallah, ha confermato attraverso la televisione statale che la riconquista del palazzo presidenziale è un successo strategico per le forze governative.Il portavoce ha anche fornito dettagli sulla portata della vittoria delle forze governative: “Le nostre forze hanno completamente eliminato il nemico, distruggendone completamente equipaggiamento e armi. Inoltre, sono state sequestrate grandi quantità di materiali bellici e attrezzature.” La dichiarazione sembra indicare un uso massiccio della potenza militare da parte delle forze governative per ridurre la resistenza ribelle.Nonostante l’annuncio ufficiale, le condizioni generali in Sudan sono tutt’altro che stabili. Il conflitto ha già provocato profonde divisioni e violenze su larga scala, con migliaia di vittime. La situazione potrebbe volgere a peggiorare, date le tensioni tra le diverse fazioni politiche e militari.È ancora presto per valutare appieno l’eco della riconquista del palazzo presidenziale sullo scenario politico nazionale. Resta comunque da vedere se questo risultato strategico può portare a una stabilizzazione dei conflitti interni al paese, o se invece dovesse accelerare ulteriormente la spirale di violenza e instabilità in atto nel Sudan.
Conflitto Sudaneso: le forze governative riconquistano il palazzo presidenziale dopo scontri intensi contro le Forze di rapido intervento, un gruppo paramilitare ribelle.
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