La Corte costituzionale è chiamata a pronunciarsi sul conflitto di attribuzione sollevato dalla giunta Testolin riguardo all’obbligo di rendicontazione contestato dalla procura regionale della Corte dei conti alla Regione. Nel frattempo, si registrano le prime decisioni emesse. La sezione giurisdizionale della Corte dei conti per la Valle d’Aosta ha dichiarato inammissibili i ricorsi per opposizione presentati dall’esecutivo valdostano contro i decreti ricevuti il 4 ottobre scorso. I giudici hanno stabilito che l’amministrazione regionale non ha la legittimazione attiva per opporsi poiché nessuno dei due agenti contabili destinatari dei decreti ha presentato ricorso entro i termini previsti dalla legge: né l’economo della Regione né il servizio di gestione della tesoreria regionale affidato a Unicredit. I decreti emessi dal giudice monocratico su richiesta del procuratore regionale fissano il termine del 30 gennaio 2025 per la presentazione dei conti da parte degli agenti contabili, con sanzioni pecuniarie in caso di mancato rispetto dei tempi. La giunta regionale sostiene, invece, che spetta alle norme di attuazione dello Statuto speciale regolare l’esercizio della funzione giurisdizionale in materia di resa del conto giudiziale e non alla Corte dei conti o allo Stato.
Conflitto tra giunta Testolin e Corte dei Conti: prime decisioni emesse
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