17 luglio 2024 – 07:45
Ieri sera, nel cuore della Val Susa, si è consumato un acceso confronto tra cittadini indignati e tre esponenti di Forza Nuova appena eletti come consiglieri di minoranza nel Consiglio comunale di San Giorio. Il grido “Via i fascisti” ha risuonato insieme ad altri slogan vibranti, mentre il pubblico presente ha manifestato il proprio dissenso in maniera colorita e decisa.La tensione è rimasta palpabile per tutta la durata del Consiglio d’insediamento, interrotto poco dopo l’inizio a causa delle proteste e delle intemperanze dei presenti. Il sindaco Danilo Bar ha giurato la propria carica, ma le polemiche hanno portato alla sospensione della seduta.Durante la campagna elettorale, la comunità di San Giorio aveva già espresso il proprio malcontento per la presenza dei candidati di estrema destra alle elezioni locali. Nonostante Forza Nuova abbia ottenuto solo 23 voti rispetto ai più di 500 raccolti da Bar, i tre esponenti sono stati eletti grazie alla particolare normativa che regola le candidature nei Comuni con meno di mille abitanti.I primi due consiglieri eletti hanno annunciato le dimissioni immediatamente dopo l’insediamento, lasciando spazio ai candidati non eletti. Tuttavia, la convocazione è stata complicata dal fatto che questi ultimi non risiedono nel paese.Il sindaco Bar ha criticato duramente la legge elettorale che ha permesso questa situazione anomala, evidenziando la mancanza di un limite minimo di firme necessarie per presentare una lista. Le dimissioni dei consiglieri hanno scatenato reazioni contrastanti: se da un lato c’erano gli antifascisti a protestare in piazza Cinque Martiri contro i neoeletti, dall’altro le forze dell’ordine hanno dovuto scortare i consiglieri uscenti per garantire la sicurezza.La serata si è conclusa con il persistere delle contestazioni da parte del pubblico fuori dal Consiglio comunale, mentre il sindaco Bar si è trovato impossibilitato a completare gli adempimenti previsti dalla convocazione originaria.
