Il confronto tra maggioranza e opposizione sulla par condicio si fa sempre più acceso, con anche le forze di governo che mostrano divergenze interne. A poche ore dall’esame in commissione di Vigilanza sul regolamento per le imminenti elezioni europee dell’8 e 9 giugno, l’accordo su un testo comune sembra essere un traguardo difficile da raggiungere. Al centro della disputa ci sono gli emendamenti presentati da Fratelli d’Italia, Lega e Noi Moderati – escludendo Forza Italia – che puntano a modificare alcune disposizioni della bozza preparata dalla presidente Barbara Floridia, basata sulla delibera dell’Agcom per le emittenti private.Le proposte di modifica riguardano principalmente la necessità di assicurare una trasmissione accurata delle attività governative, l’eliminazione del criterio che valuta diversamente la durata degli interventi in base agli orari di messa in onda e una maggiore flessibilità per le trasmissioni dei comizi elettorali. In passate competizioni elettorali, la diffusione su Rainews degli eventi legati alla maggioranza ha scatenato accese polemiche da parte dei partiti minoritari.La questione della par condicio rimane quindi un nodo cruciale da sciogliere prima delle elezioni europee, con posizioni contrastanti che rendono complicato trovare un terreno comune. Resta da vedere se sarà possibile superare le divergenze e giungere a un accordo che soddisfi tutte le parti coinvolte, garantendo una copertura equa ed imparziale durante il periodo elettorale.
Confronto acceso tra maggioranza e opposizione sulla par condicio per le elezioni europee: difficile trovare un accordo comune.
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