05 aprile 2024 – 15:33
Il caso politico che coinvolge la città di Bari sta assumendo proporzioni sempre più ampie, mettendo a rischio l’alleanza tra il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle. Dopo il rifiuto da parte di Giuseppe Conte di partecipare alle primarie per la scelta del candidato sindaco, scatenando così le ire del partito di Elly Schlein, oggi pomeriggio sarà proprio il leader del Movimento a lanciare un chiaro avvertimento al Nazareno. Il messaggio è chiaro: ritirate le accuse di slealtà o addio alle alleanze. Se non verranno ritirate tali accuse, diventerà sempre più complicato collaborare con il Partito Democratico. Non possiamo accettare che venga richiesto di sottoscrivere tutto ciò che proviene dal passato. Noi siamo schierati dalla parte della legalità e se il PD è disposto a intraprendere un nuovo percorso senza cancellare completamente il passato, allora saremo pronti a discutere, altrimenti prenderemo atto della situazione. Queste sono le parole pronunciate da Conte durante una trasmissione televisiva in collegamento dalla Puglia.Conte ha ribadito che il Movimento 5 Stelle non organizza primarie, sottolineando che hanno accettato la candidatura di Michele Laforgia solo percheeacute; il PD insisteva su un candidato locale. Tuttavia, durante le discussioni sulle regole da seguire per le elezioni interne, il Partito Democratico si è dimostrato inflessibile. Hanno chiesto almeno una prerogativa: la possibilità di controllare meglio i voti dell’ultimo minuto provenienti da persone estranee alla città di Bari. Su questo punto il PD non ha ceduto.Conte ha anche precisato che Laforgia non è stato indicato direttamente dal Movimento 5 Stelle ma è stato proposto da una realtà civica locale. Ha sottolineato che non gli sono state comunicate ragioni ostative riguardanti la sua candidatura e che per loro rimane comunque il candidato ideale per la carica di sindaco.Infine, Conte ha riferito di aver parlato con Elly Schlein mercoledì scorso evidenziando che in caso di ulteriori complicazioni o nuove inchieste non avrebbero continuato con le primarie come se nulla fosse accaduto. La vicenda dell’assessora regionale Anita Maurodinoia dimessasi per voto di scambio ha rappresentato un duro colpo per il Movimento 5 Stelle.
