Il mio assistito ha deciso di contestare la sentenza emessa dal tribunale penale di Grenoble”. Queste sono le parole dell’avvocato francese Samir Bellasri, che rappresenta Sohaib Teima, il giovane ventunenne di Fermo condannato recentemente a sei mesi di reclusione per abusi nei confronti della compagna Auriane Nathalie Laisne, 22 anni, originaria di Lione, e con il divieto di rientrare in Francia per un decennio. Si tratta di presunte violenze e minacce perpetrate nei confronti della ragazza che in Italia Teima è sospettato gravemente di aver ucciso con un taglio alla gola, abbandonandola alla fine di marzo in una chiesetta in rovina sopra La Salle, nella Valle d’Aosta. Dopo essere tornato in Francia, il giovane era stato arrestato lo scorso 10 aprile a Lione.In attesa dell’estradizione in Italia – già autorizzata dalla Corte d’appello di Grenoble la scorsa settimana – Teima si è presentato davanti al tribunale della città francese per rispondere alle accuse di violenza e minacce che sarebbero avvenute tra il 2022 e l’inizio del 2024, episodi precedentemente denunciati dalla sua compagna.Durante l’udienza del venerdì scorso, l’avvocato dichiara che “documenti oggettivi che contraddicono le accuse della signora Laisne – come chat su Whatsapp e email contenenti confessioni della stessa Laisne – sono stati respinti dal presidente del tribunale ancor prima che i giudici si ritirassero per deliberare. Tali documenti dovrebbero essere sottoposti a una perizia per verificarne l’autenticità. Tuttavia la Corte ha rifiutato categoricamente di prenderli in considerazione e ha respinto le richieste per ulteriori indagini”. Pertanto Teima, “che nega categoricamente qualsiasi coinvolgimento nelle violenze contro la signora Laisne, ha tutto il diritto di appellarsi”.Resta ancora incerto quando il sospettato potrà essere estradato in Italia per affrontare il procedimento penale relativo all’omicidio premeditato e aggravato avviato dalla procura di Aosta.
Contestata sentenza tribunale Grenoble: avvocato difende Teima.
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