Controllo del Ministero dell’Interno presso l’ufficio del prefetto di Bari.

Date:

20 marzo 2024 – 20:11

Il Dipartimento del Viminale ha deciso di inviare degli ispettori presso la prefettura di Bari in seguito al coinvolgimento della funzionaria che, nel 2018, si era rivolta a un indagato legato al clan mafioso Parisi per recuperare l’auto rubata. L’indagato in questione, Gaetano Scolletta, presunto “contabile” di Tommy Parisi, figlio del noto boss Savinuccio, aveva richiesto alla donna il numero di targa del veicolo rubato. Durante la conversazione, la funzionaria aveva addirittura chiesto a Scolletta se fosse necessario denunciare il furto della sua Lancia Musa ai Carabinieri, ricevendo da lui l’indicazione di procedere con la denuncia.La Dda ha sottolineato come ci si trovi di fronte a una situazione in cui una funzionaria della prefettura, collaboratrice del prefetto stesso, chieda consigli e assistenza a un membro del clan Parisi. Alla fine dell’intricata vicenda, il clan è riuscito a far ritrovare l’auto per strada in un luogo concordato. Nel pomeriggio del 9 febbraio 2018, Scolletta ha accompagnato la funzionaria con la propria auto fino a un parcheggio dove li attendeva il ladro che indicava dove si trovava esattamente la Lancia Musa rubata. La donna ha poi simulato il ritrovamento dell’auto rubata e ottenuto l’intervento di una pattuglia che è stata distolta dal suo servizio regolare per partecipare all’intervento.

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