“Controluce”: l’affascinante immersione nel passato dell’Italia del primo Novecento

Il nuovo documentario “Controluce”, diretto da Tony Saccucci e prodotto da Luce Cinecittà, rappresenta un’immersione affascinante nel passato dell’Italia del primo Novecento attraverso una ricca ricerca di filmati d’epoca. Il film non si limita a riportare alla luce un periodo storico lontano, ma straordinariamente attuale, ma introduce anche una componente di finzione che si integra perfettamente con le immagini d’archivio. Al centro della narrazione troviamo Adolfo Porry-Pastorel, figura longilinea ed elegante interpretata magistralmente da Michele Eburnea. Fotografo, giornalista e padre dei fotoreporter italiani, Porry-Pastorel è stato un pioniere nel suo campo, fondatore dell’agenzia V.E.D.O. e capace di cogliere la realtà con uno sguardo originale e spesso provocatorio.Durante il periodo tra le due guerre, Porry-Pastorel è stato erroneamente etichettato come il “fotografo di Mussolini”, nonostante la sua indipendenza e il suo impegno per la verità nell’ambito del fotogiornalismo. Le sue fotografie hanno immortalato momenti cruciali della storia italiana, dalla Marcia su Roma al ritrovamento del corpo di Giacomo Matteotti, offrendo sempre prospettive originali e profonde sulle abitudini della società dell’epoca.Il regista Saccucci pone l’accento sulla capacità di Porry-Pastorel di restituire la vera umanità dietro le maschere del potere attraverso scatti istintivi e ironici. La pellicola riflette su come il fotografo sia riuscito a mantenere la propria indipendenza artistica in un contesto dominato dalla propaganda visiva del regime fascista.La coerenza visiva tra le riprese in bianco e nero del documentario e i filmati d’epoca non è casuale: Saccucci ha lavorato accuratamente sulla color correction per confondere i confini tra presente e passato, creando un continuum narrativo avvincente. Il regista ha saputo reinterpretare in chiave contemporanea gli abiti e le posizioni dei personaggi storici presenti negli archivi cinematografici, conferendo al film un’impronta autentica e suggestiva.”Controluce” rappresenta il ritorno trionfale di Saccucci sul grande schermo dopo i successi de “Il pugile del duce” e “La prima donna”, confermandolo come uno dei registi più talentuosi della nuova generazione cinematografica italiana.

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