Controversia a Reggio Emilia: docente distribuisce volantini revisionisti e complottisti, scatenando reazioni contrastanti tra studenti e insegnanti.

Nel cuore di Reggio Emilia, la scorsa settimana si è scatenata una controversia che ha agitato gli animi degli studenti del liceo Aldo Moro. Una docente di lettere ha distribuito due volantini dal contenuto revisionista e complottista, mettendo in discussione temi sensibili come l’Agenda 2030 e la Resistenza contro il fascismo.Nel primo volantino, si contesta l’obiettivo della Agenda 2030, accusata di nascondere dietro il concetto di sviluppo sostenibile un’agenda oscura che includerebbe vaccinazioni forzate, controllo delle risorse e razionamento dell’acqua. La docente ha sollevato dubbi su questa iniziativa internazionale, suscitando reazioni contrastanti tra gli studenti e il corpo insegnante.Il secondo volantino affronta la questione della Resistenza contro il fascismo in modo provocatorio e denigratorio. Attraverso una foto storica di tre partigiane, la docente mette in dubbio l’autenticità dell’immagine sostenendo che potrebbe essere stata fabbricata per fini propagandistici. Con tono sarcastico e pieno di errori grammaticali, si ironizza sulle pose delle donne armate sostenendo che non sembrano veramente partigiane ma solo modelle improvvisate per uno scatto fotografico.Questa vicenda ha diviso l’opinione pubblica locale tra coloro che difendono la libertà accademica della docente nel promuovere il pensiero critico e quelli che condannano le sue posizioni revisioniste e complottiste. Il dibattito sulla veridicità della storia e sulla libertà di espressione si è acceso vivacemente all’interno della comunità scolastica, evidenziando quanto sia importante educare al discernimento critico e alla ricerca della verità storica.