25 ottobre 2024 – 22:45
Durante il tumultuoso anno del 65, un gruppo di attivisti si trovò al centro di un’aspra controversia legale riguardante occupazione, violenza privata e manifestazioni non preavvisate. La richiesta di provvedimento avanzata dal pubblico ministero Valentina Sellaroli e ratificata dal giudice per le indagini preliminari Manuela Accurso Pagano, rifletteva la precedente decisione di archiviare le accuse relative alla protesta presso l’Oval durante il convegno Aerospace and Defence Meeting nel novembre del 2023.In un’ottica di equilibrio tra i valori tutelati dalla Costituzione, si sottolineava che nessuna norma penale era stata violata nel corso della libera e pacifica espressione delle idee da parte degli attivisti. Mentre la città di Torino ospitava il summit, con alcune zone delimitate e vietate al passaggio, un gruppo di circa cento manifestanti aveva invaso l’atrio del Grattacielo Sanpaolo intonando slogan e brandendo striscioni.Tutti i giudici chiamati a esprimersi in ambito penale riguardo alle proteste del movimento XR avevano ribadito che la dissentire pacificamente rientra nei diritti costituzionalmente garantiti alla libertà di riunione e all’espressione libera del pensiero. L’avvocato Marino Careglio, insieme al collega Gianluca Vitale, difensori dell’attivismo ambientalista impegnato nella lotta ai cambiamenti climatici, aveva sottolineato che tali principi vanno difesi con fermezza.Dopo l’archiviazione delle accuse per la protesta all’Oval avvenuta a marzo, il Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte aveva deciso di sospendere l’applicazione dei divieti d’allontanamento emessi dal Questore nei confronti di quattro militanti. Tuttavia, come segnalato da Annalisa, portavoce del movimento, tali denunce rimanevano registrate negli archivi della polizia e venivano utilizzate per giustificare una presunta pericolosità sociale che poteva poi portare a restrizioni della libertà personale tramite i suddetti divieti d’allontanamento.
