08 agosto 2024 – 10:01
Dopo lunghi e intricati processi giudiziari, la società Monterosa si è trovata di fronte ai giudici per non aver pagato i corrispettivi dovuti ai proprietari dei terreni che durante l’inverno diventano piste da sci. In questa controversia legale, sono emersi dettagli cruciali che hanno portato alla vittoria dei proprietari, cinque famiglie con nove persone residenti tra Ayas e Gressoney. La Corte civile d’appello di Torino ha emesso una sentenza che impone alla Monterosa di versare una somma considerevole, vicina ai trecentomila euro, comprendente anche i duecentomila euro di corrispettivi arretrati e 40.696 euro per le spese legali sostenute durante il procedimento.Questa vicenda giudiziaria non si è limitata alle questioni economiche, ma ha coinvolto anche aspetti amministrativi. Quattro avvocati hanno rappresentato le parti coinvolte in aula, con Patrizia Serasso e Giovanni Villani del Foro di Torino a difendere gli interessi della società Monterosa. Le decisioni dei tribunali hanno oscillato tra pareri contrastanti: se inizialmente il Tribunale di Aosta aveva dato ragione alla società nel 2021 riguardo al pagamento dell’uso dei terreni, il secondo grado ha ribaltato la situazione a favore dei proprietari.Anche nei procedimenti amministrativi si sono registrate divergenze nelle sentenze emesse: il Tar Valle d’Aosta ha supportato la posizione della Monterosa, mentre il Consiglio di Stato si è schierato dalla parte dei legittimi proprietari delle terre in questione. Al centro di tutta la controversia rimane l’importante tema dell’uso pubblico delle piste da sci e delle implicazioni legali ad esso connesse.Questa complessa disputa legale ha evidenziato l’importanza di risolvere in maniera equa e trasparente le questioni legate all’utilizzo del territorio e alla corretta remunerazione dei proprietari per l’utilizzo delle loro terre durante la stagione sciistica.