Coronavirus: esplode l’e-commerce alimentare

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Secondo uno studio appena pubblicato il lockdown imposto dal Governo, per limitare il Covid-19, premia i supermercati online con numeri da capogiro. In seguito all’isolamento necessario per limitare la propagazione del Coronavirus, gli italiani si sono messi prima in coda davanti ai supermercati fisici e poi si sono lanciati sui supermercati online.

Numeri incredibili con crescite imprevedibili che portano l’e-commerce dei prodotti alimentari e di largo consumo ad un nuovo livello inaspettato fino a febbraio. 

Lo studio, a cura di SpesaRossa.it, piattaforma per la spesa locale online, nata per sostenere i piccoli negozianti di quartiere durante questa crisi epocale, è stato condotto con l’ausilio dei più importanti strumenti di analisi web, per capire i tassi di crescita e i vincitori di questa corsa al commercio elettronico alimentare, confrontando la crescita a cavallo dell’inizio dell’epidemia.

Secondo lo studio le piattaforme di supermercati online crescono in modo differente in funzione del traffico dei mesi precedenti. 

Sul fronte della crescita vince Supermercato24 con un +1.230%, mentre dal punto di vista del numero di visite Esselunga vince con Esselunga.it e Esselungaacasa.it rispettivamente con quasi 9 milioni di visite e 7 milioni di visite.

La ricerca ha poi analizzato il traffico di utenti, i tempi di permanenza sui siti, le pagine viste e il bounce rate, ossia la frequenza di rimbalzo che consente di valutare l’aspettativa del visitatore.

Secondo Ivan Laffranchi, digital entrepreneur e fondatore di SpesaRossa.it, “il mercato dell’e-commerce alimentare e dei prodotti di consumo, ha raggiunto in 30 giorni un livello di maturità tale per cui cambieranno radicalmente le abitudini dei consumatori. La grande distribuzione e i negozianti locali stanno per affrontare una rivoluzione senza precedenti e dovranno cambiare le loro strategie se vogliono sopravvivere”.

Vediamo alcuni dati della ricerca nel dettaglio.

Supermercato24, re indiscusso della crescita passa da 320.000 visite di febbraio a 4.3 milioni di marzo, con una crescita dell’oltre millepercento, un tempo medio di permanenza sul sito di 6 minuti e un bounce rate di poco più del 40% (41.4%). Dal punto di vista delle keywords organiche digitate per la ricerca ‘supermercato 24’, ‘spesa online’ e ‘spesa a domicilio’ sono le più usate per raggiungere la piattaforma.

Esselungaacasa.it, con + 621% a marzo rispetto a febbraio raccoglie 7 milioni di visite, una frequenza di rimbalzo molto bassa (21.93%) e una sessione di visita media di 12 minuti e 30 secondi. Esselunga vince anche con il suo sito ‘istituzionale’ esselunga.it che registra quasi 9 milioni di visite a marzo (8.900.000 visite), con un bounce rate decisamente più alto (46.23%) di esselungaacasa.it a dimostrazione che una migliore user experience e profilazione degli utenti permette di abbattere la frequenza di rimbalzo. 

Sul fronte delle sorgenti di traffico il 34% degli utenti arriva da ricerche, mentre il 21% è diretto per quanto riguarda esselungaacasa.it mentre per esselunga.it il 32% del traffico è diretto. Le keywords principali che portano consumatori ai due siti hanno sempre il termine ‘esselunga’ incluso: ‘esselunga’ a corrispondenza esatta, “esselunga spesa online’, ‘esselunga spesa a domicilio’ e ‘esselunga a casa’.

Carrefour.it, segna un + 136%, inferiore alle piattaforme citate perché storicamente ha più traffico mensile e passa da 1.400.000 visite a 3.250.000 visite di marzo, una percentuale di rimbalzo più elevata degli altri (49.64%) e oltre 7 minuti di permanenza media sul sito.

Conad.it, segna un + 218%, cresce nella categoria cibo e bevande e registra quasi 4 milioni di visitatori a marzo (3.900.000) con un bounce rate del 37%. 

Per finire E-coop.it, passa da 480.000 utenti di febbraio al 1.5 milioni di utenti nel mese di marzo, con un tempo medio sul sito di 4 minuti e un bounce rate di oltre 50%, frequenza di rimbalzo più alta tra i siti analizzati.

Sul fronte del commercio di prossimità per aiutare i piccoli commercianti a gestire la crisi, Spesarossa.it registra nelle prime 2 settimane di attività 20.000 visite con centinaia di ordini a destinazione di macellai, gastronomie, ambulanti e vivai che fino a ieri non avevano mai pensato di poter vendere online.

Dal punto di vista della geolocalizzazione degli utenti è molto variabile in funzione delle keywords usate, ma per esempio per la ricerca su ‘spesa online’ possiamo dire che le regioni più attive sono Piemonte, Sardegna e Lombardia.

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