13 marzo 2025 – 21:45
Il corpo senza nome recuperato nel Po continua a essere avvolto da un fitto alone di mistero, nonostante sia trascorso quasi un mese dal suo ritrovamento. Le autorità competenti, tra cui la polizia del Commissariato Dora Vanchiglia, stanno mettendo in atto ogni sforzo per risalire all’identità di quest’uomo di circa trent’anni. Le ricerche riguardano anche segnalazioni di persone scomparse negli anni precedenti, ma finora nessuna pista sembra condurre alla soluzione dell’enigma.I dettagli sul rinvenimento del cadavere vicino al ponte della Gran Madre e il successivo recupero presso il ponte di corso Regina Margherita sono stati oggetto di attenta analisi da parte dei soccorritori e degli esperti della Scientifica. L’uomo indossava una tuta e delle sneakers bianche, mentre nella tasca aveva soltanto un sacchetto di fazzoletti. La mancanza di documenti o elementi identificativi sul corpo ha reso ancora più complicata l’identificazione della vittima.Le ipotesi sulla morte del giovane uomo sono molteplici e tutte ancora aperte: al momento non emergono segni evidenti di violenza o fratture sul corpo. La Procura, rappresentata dalla pm Lea Lamonaca, ha ordinato l’autopsia per determinare con certezza la causa del decesso, in attesa dei risultati degli esami tossicologici.L’ombra del mistero si insinua sempre più profondamente intorno a questo caso apparentemente senza soluzione, lasciando aperte molte domande e poche risposte concrete. Il destino ignoto di questo uomo senza nome continua a suscitare curiosità e preoccupazione nelle menti degli investigatori e della comunità locale, che attendono con ansia ulteriori sviluppi nelle indagini per gettare luce su questa tragica vicenda.