Corruzione dilagante minaccia i fondi del Piano Nazionale di Ripresa: Conte denuncia e chiede azione immediata.

La tempesta sembra aver già colpito anzicheeacute; essere in arrivo. Sta dilagando dal Piemonte alla Puglia, dalla Sicilia alla Liguria. È nostro dovere denunciare la corruzione diffusa che permea il sistema. Si possono individuare intere zone opache in cui affari e politica si mescolano in modo evidente. Queste sono le parole del leader del Movimento Cinque Stelle, pronunciate durante un evento elettorale a Rivoli, nel torinese, in merito alle recenti vicende giudiziarie che coinvolgono politici italiani.”Esiste una diffusa cultura della illegalità”, ha aggiunto il leader, “con corruzione dilagante e infiltrazioni mafiose nell’ambito politico. Ora c’è in ballo la torta del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), quei 209 miliardi che noi abbiamo portato in Italia ma che sono frutto dei sacrifici dell’intera comunità nazionale”, ha sottolineato Conte. “È vergognoso pensare che questi fondi possano diventare preda per gli amici imprenditori, i gruppi di interesse o addirittura le organizzazioni criminali”, ha concluso con fermezza Conte.La situazione è critica e richiede un’immediata azione per garantire che le risorse destinate alla ripresa economica non finiscano nelle mani sbagliate. Bisogna agire con determinazione per contrastare questa deriva e assicurare che i fondi vengano utilizzati per il bene comune, come previsto originariamente.