Il presidente venezuelano Nicolás Maduro ha recentemente annunciato la creazione e l’attivazione dei cosiddetti “organismi di gestione integrale” (Odis), una struttura che mira a centralizzare il potere politico, le Forze armate, la Milizia nazionale bolivariana, le forze di polizia e i gruppi comunitari con l’obiettivo dichiarato di “difendere la pace” nei giorni che precedono il 10 gennaio, data in cui dovrebbe assumere un terzo mandato consecutivo di 6 anni.Durante un evento tenutosi al Palazzo Miraflores di Caracas, il leader ‘chavista’, vestito con un’uniforme militare mimetizzata, ha ufficializzato la creazione di queste strutture attraverso un decreto presidenziale. Inoltre, si è autoproclamato comandante supremo di questa fusione politico-militare.Secondo quanto dichiarato da Maduro stesso, l’Odis sarà un “organismo superiore” che opererà su tutti i livelli dell’amministrazione pubblica e comunitaria. Questa iniziativa si traduce concretamente in un meccanismo di controllo territoriale assoluto, volto a reprimere qualsiasi forma di protesta e a mantenere la popolazione sotto stretta sorveglianza prima del 10 gennaio. In quella data infatti è previsto l’insediamento come presidente eletto da gran parte della comunità internazionale del leader dell’opposizione Edmundo González Urrutia.La decisione del presidente Maduro ha destato preoccupazioni sia a livello nazionale che internazionale, poiché viene vista come un tentativo di consolidare ulteriormente il suo potere e limitare le libertà civili nel paese sudamericano. Le opposizioni interne ed esterne hanno condannato fermamente questa mossa autoritaria, mentre diversi organismi internazionali hanno espresso dubbi sulla legittimità del prossimo mandato presidenziale di Maduro. La situazione politica in Venezuela rimane quindi molto delicata e soggetta a continue tensioni tra il governo attuale e le forze dell’opposizione.
Creazione degli “organismi di gestione integrale” da parte di Maduro: tensioni politiche in Venezuela.
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