Continua a crescere Abbonamento Musei, ampliando la sua offerta sempre di più. A partire dal 1° agosto 2020, altri nuovi quindici siti entrano a far parte del museo più grande d’Italia, con l’ingresso all’interno del circuito di alcuni tra i luoghi di interesse più significativi della Valle d’Aosta.
La decisione di inserire questi nuovi siti entro agosto – commenta Simona Ricci, direttore dell’Associazione Abbonamento Musei – è frutto della volontà di sostenere e incoraggiare il turismo nostrano, in particolare quello di prossimità, quest’estate più che mai.
Si aggiungono, tra gli altri, il Castello di Introd, con la sua peculiare forma poligonale quasi arrotondata che tuttora lo distingue dagli altri castelli valdostani, il Giardino Botanico Alpino Paradisia, con le sue mille piante e fiori di Alpi e Appennini, oltre ad alcuni esempi della flora di montagna di tutto il mondo, la struttura espositiva Alpinart di Cogne, realizzata attraverso una sapiente opera di ristrutturazione del Villaggio Minatori, il MAV – Museo dell’Artigianato Valdostano di Tradizione, che racconta la storia millenaria degli artigiani che hanno creato gli oltre mille oggetti esposti, tra manufatti d’uso e sculture: per gli oltre 160.000 abbonati la scelta è sempre più varia.
Essere entrati nel circuito di Abbonamento Musei ha indubbiamente offerto alla Valle d’Aosta un ulteriore importante strumento di promozione e visibilità del proprio patrimonio culturale – osserva Cristina De La Pierre, Soprintendente per i beni e le attività culturali della Regione autonoma Valle d’Aosta – potervi aggiungere ulteriori 15 siti rappresenta un motivo di grande soddisfazione e un forte stimolo a migliorare e valorizzare la nostra offerta turistico-culturale.
Con questi nuovi 15 siti sale a 435 il numero complessivo di opzioni per l’abbonato, a cui non rimane che l’imbarazzo della scelta: basta seguire le proprie passioni.
Nello specifico, sono i seguenti i luoghi dove gli abbonati potranno accedere gratuitamente a partire da agosto: Châtel-Argent di Villeneuve, Cripta di Saint-Léger a Aymavilles, Giardino Botanico Alpino Paradisia di Cogne, Castello di Introd, Centro Espositivo Alpinart – La Miniera di Cogne, Centri visitatori del Parco Nazionale Gran Paradiso di Cogne, di Rhêmes-Notre-Dame e di Valsavarenche, MAV – Museo dell’Artigianato Valdostano di tradizione di Fénis, MAIN – Maison de l’Artisanat International di Gignod, Miniere di Saint-Marcel, Maison Musée Berton di La Thuile, Miniere d’oro di Brusson, Maison Bruil di Introd e Museo del Tesoro della Cattedrale di Aosta.
La Valle d’Aosta è la terza regione, dopo la Lombardia nel 2015, a essere entrata a far parte di Abbonamento Musei, a cui si è unita lo scorso settembre. Nel giro di poco meno di un anno sono stati 665 i nuovi abbonati in Valle d’Aosta e sono stati inoltre registrati 27.200 ingressi nei siti della regione.
Soddisfazione è stata espressa anche dal Presidente della Regione in merito allo sviluppo del progetto che, anche a seguito di momenti informativi organizzati dall’Assessorato competente, vede oggi un numero importante di nuovi siti entrare a far parte dell’offerta proposta da Abbonamento Musei in Valle d’Aosta. La certezza è che tale implementazione “di siti” all’interno del circuito valdostano renderà ancora più accattivante, attrattiva e ricca di peculiarità l’offerta turistico-culturale della nostra Regione.
CHE COS’È ABBONAMENTO MUSEI
Abbonamento Musei è la carta all you can visit che dà libero accesso all’offerta culturale di un’intera regione, ogni volta che lo si desidera, 365 giorni l’anno: un’iniziativa unica in Italia, con oltre 200 realtà, fra musei, residenze reali, castelli, giardini e fortezze diffuse sul territorio a beneficio degli abbonati, veri e propri ambasciatori del cultural lifestyle, che mette al centro la cultura e la socialità che la cultura porta con sé.
Nato a Torino e in Piemonte nel 1995 e curato dall’Associazione omonima, in più di vent’anni Abbonamento Musei ha raggiunto un grandissimo successo commerciale e di popolarità, coinvolgendo più di 300mila abbonati: il numero degli ingressi l’anno, che nel 2018 ha superato (complessivamente) quota 1.000.000, racconta più di ogni altro dato l’efficacia e la funzione sociale del progetto.
Grazie a oltre due decenni di iniziative, ampliamento dell’offerta e promozioni dedicate, si è riusciti a trasformare il rapporto tra pubblico e musei, con benefici evidenti in termini di risorse economiche rilevanti da reinvestire nella cultura e opportunità di visibilità e coinvolgimento anche dei musei più piccoli o particolari.
Un modello di successo da replicare, che dal 2015 è stato riproposto a Milano e in Lombardia, sempre a cura dall’Associazione Abbonamento Musei.
La tessera Abbonamento Musei è considerato dagli utenti e dagli addetti ai lavori lo strumento migliore per accedere ai circuiti museali e stimolare l’esplorazione del territorio con gite fuori porta e visite, per vivere a 360° un’intera regione.