25 dicembre 2024 – 15:45
Il quartiere di Corso Giulio Cesare è stato il punto di partenza di una storia che coinvolge due giardini, due realtà apparentemente distanti ma unite dallo stesso problema: la crescita della criminalità giovanile. Da un lato, i residenti dei Madre Teresa di Calcutta, dall’altro gli Alimonda, hanno iniziato a gridare aiuto circa dieci anni fa, quando bande di ragazzi hanno iniziato a spacciare droga e compiere rapine nei parchi trascurati della zona. Inizialmente si trattava di furti minori, ma nel corso degli anni le attività criminali si sono estese fino al centro della città, dove la movida attira giovani benestanti da derubare.La situazione è degenerata ulteriormente con l’aumento della violenza nelle rapine e lo sviluppo dello spaccio di droghe pesanti lungo il territorio. Il 4 è diventato un punto nodale per lo scambio illegale di sostanze stupefacenti, fino ad arrivare a Mirafiori. Le baby gang continuano a operare principalmente lungo il Corso Giulio Cesare, sottraendo pezzi di città alla legalità e imponendo un coprifuoco non ufficiale ai residenti.Le autorità competenti come Antonio Pappalardo del Centro Giustizia Minorile esprimono preoccupazione per la situazione critica e chiedono interventi mirati per ripristinare la legalità e garantire la sicurezza dei cittadini. La procuratrice Emma Avezz sottolinea l’aumento degli episodi violenti tra i giovani e l’allarme rappresentato dai nove tentativi di omicidio commessi da minorenni nell’ultimo anno.È evidente che sia necessario investire nella formazione e nell’inclusione sociale dei giovani per contrastare il dilagante disagio e la mancanza di prospettive che li spinge verso la criminalità. Solo attraverso un impegno concreto sul fronte educativo e culturale sarà possibile ridurre il rischio che questi ragazzi continuino sulla strada della illegalità e della violenza.