La riduzione della tassazione sulle plusvalenze delle criptovalute decisa dal governo rappresenta un elemento positivo che evidenzia un cambiamento di prospettiva nei confronti dei criptoasset. Massimo Di Rosa, Country Director per l’Italia di Bitpanda, sottolinea che questa decisione rispecchia un’attenzione crescente da parte dei risparmiatori e del settore bancario verso questo settore in evoluzione. La diminuzione dell’imposta al 26% nel 2025, anziché al 42% come originariamente previsto, seguita dall’aumento al 33% dal 2026 rappresenta una soluzione equilibrata che tiene conto degli interessi delle autorità italiane ed europee nell’ambito della regolamentazione finanziaria.L’introduzione del regolamento Micar a livello europeo e del regime Oam in Italia mirano a creare un ambiente normativo chiaro e sicuro per gli operatori finanziari. Nonostante la cautela espressa dalla Bce e dalla Banca d’Italia nei confronti di alcuni criptoasset, vi è una maggiore apertura verso stable coin ancorati a asset più stabili come monete o materie prime. Le collaborazioni con istituti bancari come Deutsche Bank e Raiffeisen austriache evidenziano un interesse crescente nel trading di criptovalute da parte di clienti tradizionali.In Italia il fenomeno delle criptovalute sta guadagnando terreno, con sempre più persone che le considerano come un’opportunità di diversificazione degli investimenti e del risparmio. Nonostante le preoccupazioni legate all’utilizzo per il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo espresse dalle autorità europee, la tecnologia blockchain offre strumenti per tracciare i flussi finanziari in modo trasparente e sicuro. Questo dimostra che le criptovalute non sono diverse da altri asset in termini di esposizione ai rischi, ma offrono opportunità concrete per migliorare la tracciabilità delle transazioni finanziarie.
“Criptovalute: riduzione tassazione plusvalenze, cambiamento prospettiva e regolamentazione finanziaria”
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