15 ottobre 2024 – 19:45
Il momento attuale si presenta estremamente complesso e delicato, un periodo che gli imprenditori percepiscono concretamente nella loro quotidianità. È quanto afferma il presidente dell’Unione Industriali di Torino, Marco Gay, nel presentare i dati sulle prospettive delle imprese piemontesi per l’ultimo trimestre del 2024. Dalla pandemia da Covid alle sfide legate al costo dell’energia, fino ai conflitti globali in corso e alla resilienza richiesta per mantenere salde le filiere nazionali ed internazionali: tutti questi fattori hanno influenzato l’andamento della fiducia imprenditoriale negli ultimi tempi.Oggi ci troviamo di fronte a una crisi più profonda, caratterizzata dal rallentamento delle economie tedesca e francese e dalle incertezze geopolitiche e infrastrutturali che permeano l’orizzonte economico. Il calo della fiducia tra le oltre 1.300 aziende coinvolte nello studio investe tutti i principali indicatori economici, dalla produzione alle esportazioni, passando per i nuovi ordini e la redditività. Queste aspettative così modeste si traducono in una minore propensione al rischio e agli investimenti, mentre cresce la necessità di ricorrere alla cassa integrazione.Analizzando i diversi settori, emerge un quadro variegato: nell’industria si prevede un calo della produzione nella maggior parte dei comparti; nel terziario, invece, si registrano aspettative positive in quasi tutti i settori tranne trasporti, commercio e turismo – con particolare apprezzamento per ICT e servizi alle imprese. Nell’area metropolitana di Torino si avverte pesantemente la crisi del settore automobilistico, impattando sull’utilizzo della cassa integrazione e sulla volontà di effettuare ulteriori investimenti.In questo contesto così intricato diventa cruciale garantire la piena operatività del piano Transizione 5.0 che finalmente comincia a prendere forma, insieme all’accelerazione delle fasi cruciali del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e ai grandi progetti infrastrutturali che possono contribuire a rilanciare l’economia locale e nazionale.
