31 agosto 2024 – 12:40
L’innalzamento del prezzo del cappuccino è solo la punta dell’iceberg di una crisi economica che sta colpendo duramente l’Italia. Le difficoltà legate all’inflazione e alla carenza di caffè stanno mettendo a dura prova le tasche dei consumatori, che si trovano costretti a pagare di più per la loro bevanda mattutina preferita. Secondo i dati raccolti da Assoutenti, in molte città italiane il costo del cappuccino ha subito un aumento significativo, con picchi che superano i due euro in alcune località.Le città più care dove gustare un cappuccino sono Bolzano, con un prezzo medio di 2,17 euro e un massimo di 2,50 euro, seguita da Palermo e Trieste. Al contrario, ci sono anche città dove il costo della colazione al bar rimane più contenuto: Catanzaro si posiziona al primo posto della classifica delle città meno care, con un prezzo medio di 1,28 euro.Il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso, ha evidenziato come l’aumento dei prezzi del caffè stia impattando direttamente sul prezzo del cappuccino nei bar italiani. I rialzi delle quotazioni di Robusta e Arabica hanno contribuito a questo incremento dei costi per i consumatori, rischiando così di influenzare le abitudini alimentari degli italiani. Melluso sottolinea che oltre 5 milioni di persone nel nostro Paese fanno colazione ogni giorno al bar e che tali aumenti potrebbero spingere molti a cambiare le proprie abitudini.In questo contesto economico difficile, diventa sempre più importante trovare soluzioni sostenibili per fronteggiare l’aumento dei prezzi e garantire ai cittadini la possibilità di godersi una semplice tazza di cappuccino senza dover rinunciare troppo. La situazione attuale richiede un’attenzione particolare alle dinamiche economiche e sociali in gioco per evitare che i costi crescenti possano avere conseguenze negative sulla qualità della vita dei cittadini italiani.
