La decima fumata nera si alzò lentamente nell’Aula del Parlamento, avvolgendo l’atmosfera in un’aura di mistero e incertezza. La discussione sul giudice costituzionale era giunta a un punto morto, senza alcun progresso tangibile. Nonostante fosse prevista l’elezione di altri tre giudici durante quella stessa seduta storica, nessuno dei candidati aveva ottenuto il quorum richiesto. Il silenzio pesante dell’Aula era interrotto solo dallo scorrere delle schede bianche, simbolo di una maggioranza indecisa e divisa. Le tensioni politiche erano palpabili, mentre i rappresentanti del popolo cercavano una soluzione che sembrava sempre più sfuggente. E così, tra le ombre della sala parlamentare, si delineava il profilo di una crisi istituzionale imminente, pronta a scuotere le fondamenta stesse della democrazia.
Crisi istituzionale al Parlamento: l’elezione dei giudici costituzionali si blocca
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