La situazione attuale nel cartello di Sinaloa è estremamente tesa, con un totale di 14 fascicoli d’inchiesta aperti e 15 morti confermati fino ad ora. La violenta guerra tra i Chapitos e i Mayos, le due fazioni che si sono formate all’interno del cartello, ha portato a un’ondata di violenza senza precedenti. I leader di queste fazioni, il “Chapo” Guzmán e il “Mayo” Zambada, entrambi attualmente detenuti negli Stati Uniti, sembrano essere al centro di questo sanguinoso conflitto.La Procuratrice della Repubblica, Claudia Zulema Sánchez, ha reso noto alla stampa locale l’aumento degli omicidi da lunedì scorso. Questo ha scatenato una serie di eventi che hanno colpito duramente la regione: il governatore di Sinaloa Rocha Moya ha dovuto sospendere le lezioni in tutte le scuole e università della capitale Culiacán e ha richiesto rinforzi militari da Città del Messico per proteggere i cittadini.Oggi sono stati ritrovati due cadaveri, uno dei quali decapitato e segnato da evidenti segni di tortura in diverse parti del corpo vicino al Parco 87, una zona verde molto frequentata a Culiacán. Questa tragica scoperta ha gettato ulteriore scompiglio nella comunità locale già sconvolta dalla violenza.La popolazione è spaventata e in cerca di risposte mentre le autorità cercano disperatamente di riportare la calma nella regione. La paura e l’insicurezza si diffondono rapidamente tra la gente comune che si trova intrappolata in mezzo a questa guerra tra cartelli che sembra non avere fine. Si spera che presto possano trovare una soluzione pacifica a questa crisi che sta causando così tanto dolore e sofferenza alla popolazione locale.
Crisi nel cartello di Sinaloa: aumento della violenza e paura nella regione
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