11 novembre 2024 – 20:45
Torino si trova ad affrontare una situazione critica legata agli ammortizzatori sociali. Nel mese di settembre, il numero di lavoratori coinvolti è quasi raddoppiato rispetto allo stesso periodo del 2023. Questo aumento è principalmente dovuto ai problemi che stanno interessando i settori dell’automotive e del tessile, ma non sono fenomeni isolati. L’intera regione del Piemonte ha registrato un incremento del 60% nel terzo trimestre del 2024, corrispondente a 3,7 milioni di ore aggiuntive. Complessivamente, si contano ben 4,9 milioni di ore di ammortizzatori sociali.Il sindacato Cgil Piemonte ha lanciato l’allarme riguardo alla crisi occupazionale in atto. Le segnalazioni preoccupanti provengono soprattutto dal settore dell’automotive, dove tra il 15% e il 20% della forza lavoro è stata messa in cassa integrazione; così come dalla crescita dei contratti di solidarietà.A livello regionale, si registra un aumento significativo dei contratti di solidarietà nel settore metalmeccanico e un incremento del 142% nel tessile biellese. A Biella, ad esempio, le ore di ammortizzatori sociali sono passate da 450 mila nei primi nove mesi del 2023 a quasi 3,5 milioni nello stesso periodo dell’anno in corso. Anche Novara e Torino vedono un aumento considerevole delle ore impiegate per gli ammortizzatori sociali.Per fronteggiare questa situazione critica, la Regione Piemonte sta valutando l’introduzione di un’indennità formativa per i lavoratori dell’automotive in cassa integrazione al fine di integrare il loro stipendio. Tuttavia permangono dubbi sulla sua efficacia a lungo termine. Inoltre, il sindacato sta monitorando da vicino i dati relativi alle nuove assunzioni: nel primo semestre dell’anno ben il 79% dei nuovi contratti era precario.