Crisi umanitaria a Gaza: Israele blocca il ritorno degli sfollati verso nord

Gli aiuti umanitari presenti a Gaza denunciano che Israele sta impedendo a decine di migliaia di sfollati di fare ritorno alla parte settentrionale della Striscia. La situazione si fa sempre più critica, con migliaia di palestinesi che si sono radunati lungo la strada costiera nel cuore di Gaza, desiderosi di far ritorno nella zona settentrionale della regione come documentato dai video diffusi sui social media e dalle fonti palestinesi. Nonostante l’accordo stipulato a Doha tra Hamas e Israele prevedesse il ritiro delle forze israeliane da una porzione del Corridoio Netzarim, il mancato rilascio dell’ostaggio civile Arbel Yehud ha bloccato le operazioni che avrebbero consentito agli sfollati di spostarsi verso nord.Le autorità israeliane hanno chiarito che non permetteranno ai cittadini di Gaza di spostarsi fino a quando Hamas non organizzerà il rilascio dell’ostaggio Yehud, il quale avrebbe dovuto essere liberato entro ieri. Inoltre, Hamas non ha ancora fornito l’elenco completo degli ostaggi che dovrebbero essere rilasciati in questa fase dell’accordo di cessate il fuoco e che sono ancora detenuti. La situazione si protrae in un limbo incerto, con le speranze dei sfollati infrante dall’impasse tra le due fazioni in conflitto.La comunità internazionale è chiamata a intervenire per risolvere questa crisi umanitaria in atto a Gaza, dove la popolazione civile continua a soffrire le conseguenze dei conflitti armati e delle tensioni politiche. È fondamentale garantire la sicurezza e il diritto al ritorno per gli sfollati, così come promuovere un dialogo costruttivo tra le parti coinvolte per giungere a una soluzione pacifica e sostenibile per tutti i residenti della regione.