Almeno 400.000 individui si trovano attualmente intrappolati nella parte settentrionale della Striscia di Gaza, mentre le recenti disposizioni di evacuazione impartite dalle autorità israeliane stanno obbligando le persone a cercare rifugio altrove, in particolare nel campo di Jabalya: queste sono le preoccupanti informazioni diffuse da Philippe Lazzarini, dirigente dell’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa).Lazzarini mette in evidenza che “rifugi e servizi sono costretti a sospendere le loro attività. Alcuni lo fanno per la prima volta dall’inizio del conflitto”.”Con la quasi totale mancanza di beni di prima necessità, la carestia sta rapidamente diffondendosi e peggiorando – continua il suo appello -. Questa recente operazione militare mette anche a rischio l’attuazione della seconda fase della campagna di vaccinazione contro la poliomielite per i bambini. I bambini sono, come sempre, i soggetti più vulnerabili e colpiti in situazioni di emergenza umanitaria”.Essi meritano molto di più: meritano un ‘#CeasefireNOW’ (cessate il fuoco adesso), meritano un futuro dignitoso e sicuro. La comunità internazionale è chiamata a intervenire con urgenza per porre fine alle sofferenze dei civili innocenti intrappolati in questa crisi umanitaria senza precedenti.
Crisi umanitaria nella Striscia di Gaza: appello per un cessate il fuoco immediato
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