05 febbraio 2025 – 11:45
Le preoccupazioni e le critiche degli automobilisti e degli autotrasportatori sono state affiancate, da alcune settimane, dalle prese di posizione dei politici e degli amministratori locali. Alcuni hanno presentato proposte da sottoporre all’approvazione in Regione, Provincia e Comuni del Piemonte e della Liguria, mentre altri hanno proposto emendamenti al decreto Milleproroghe. Inoltre, figure istituzionali come i presidenti delle Province di Cuneo e Savona hanno deciso di sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema attraverso videointerviste. Chiara Gribaudo ha sottolineato l’importanza che, se un’infrastruttura finanziata in parte con fondi pubblici non funziona al massimo delle sue capacità, il costo per i cittadini dovrebbe essere ridotto di conseguenza. La società concessionaria ha affermato che si tratta di interventi per garantire la sicurezza, anche rispettando le norme più rigorose introdotte dopo la tragedia del ponte Morandi. Tuttavia, ci si chiede perché non sia stato fatto nulla prima. È auspicabile che questa situazione non sia veritiera. Le normative più severe sono state introdotte a seguito della drammatica vicenda del ponte Morandi: coloro che gestiscono beni pubblici in concessione devono dimostrare maggiore attenzione e diligenza rispetto agli imprenditori privati e non possono permettersi di procrastinare interventi straordinari che potrebbero essere necessari a causa di una manutenzione ordinaria carente.