Criticità e proteste sul concordato preventivo biennale: sindacati e associazioni in sciopero.

Il concordato preventivo biennale è un’innovativa proposta che potrebbe segnare una svolta significativa nella compliance fiscale, aprendo la strada a una riforma più ampia del sistema fiscale verso un modello moderno ed efficiente. Tuttavia, il rischio è che questa iniziativa venga interpretata come una mossa affrettata e basata su decisioni superficiali anziché su valutazioni ponderate, andando così contro gli obiettivi fissati dal governo per il paese.Tre sindacati di commercialisti, Adc, Aidc e Ungdcec, hanno evidenziato queste criticità sottolineando che le attuali tempistiche e condizioni rendono impossibile per i professionisti svolgere al meglio il proprio lavoro, con conseguenze dirette sul numero di adesioni al concordato. Nonostante le richieste di proroga avanzate dalla categoria al governo non abbiano ricevuto riscontri positivi fino a questo momento.Nel frattempo, altre associazioni di categoria come Anc, Andoc, Fiddoc e Unico hanno organizzato uno sciopero che coinvolgerà l’invio dei modelli per la dichiarazione dei redditi 2024 dal 30 ottobre al 7 novembre 2024. È stata convocata una conferenza stampa presso la Camera dei Deputati per discutere delle problematiche normative, operative e temporali legate al concordato preventivo biennale. All’incontro parteciperanno esponenti politici provenienti da tutte le fazioni parlamentari per affrontare in modo approfondito questo tema cruciale per il settore commerciale e professionale.