La crisi finanziaria globale sembra aver raggiunto la costa orientale, dove le borse di Taiwan e Singapore sono crollate in apertura. Il timore per l’impatto dei dazi sul commercio internazionale imposti da Donald Trump ha creato una spirale di paura sui mercati asiatici.La Borsa di Taipei si è aperta con una caduta del 9,8% in pochi minuti, seguita a ruota dalla sua omologa di Singapore che ha toccato il -8,58%. La discesa verticale dei listini è stata causata da un’impennata dei timori per la possibile escalation della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina.Le conseguenze degli attacchi del presidente Trump ai dazi sulle importazioni cinesi hanno creato un effetto domino, facendo scuotere le borse in tutta l’Asia. Il timore è che una possibile escalation dei dazi possa danneggiare gravemente la crescita economica globale.Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha emesso un avvertimento chiaro circa i potenziali rischi per l’economia mondiale. La situazione sembra destinata a peggiorare, con le azioni che continuano a cadere inesorabilmente sui listini asiatici.La discesa dei mercati di Taiwan e Singapore è stata descritta come un segnale d’allarme per la possibile crisi globale. Anche altri paesi asiatici hanno subito perdite significative, rendendo evidente il panico che si diffonde rapidamente attraverso le borse.La risposta della comunità finanziaria è stata rapida e decisa, con investitori in preda al panico cercando di riprendersi dalla caduta verticale delle azioni. I mercati sono ancora in fibrillazione, mentre i trader cercano di valutare le conseguenze a lungo termine dei dazi imposti da Trump.La Borsa di Taiwan è già caduta del 9,8% in apertura e non si sa se questo sia l’inizio della fine per il mercato azionario. La discesa dei listini sembra senza speranza.
Crollo verticale delle borse asiatiche a causa dell’escalation commerciale
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