Durante un controllo notturno a Torre del Greco, i Carabinieri della sezione Radiomobile hanno interrotto una potenziale minaccia alla sicurezza locale, culminando nell’arresto di due individui.
L’evento, verificatosi in via Vittorio Veneto, arteria nevralgica del comune, ha messo in luce una situazione allarmante: un veicolo, una Range Rover Evoque di colore bianco, trasportava un arsenale destinato, presumibilmente, a crimini predatori.
L’attenzione dei militari è stata immediatamente catturata dal comportamento del conducente, il quale, tentando un’improvvisa fuga alla vista della pattuglia, ha innescato l’inseguimento che si è concluso con la sua fermata.
A bordo del veicolo si trovavano Gerardo Ramondo, 26 anni, e un complice di 22, entrambi con precedenti penali e noti alle autorità.
La loro storia criminale pregressa suggerisce un possibile coinvolgimento in attività illecite e rafforza la gravità della scoperta.
L’ispezione del veicolo ha rivelato una composizione inquietante: una pistola Beretta calibro 7,65, con la matricola intenzionalmente rimossa per ostacolare l’identificazione e tracciabilità dell’arma, accompagnata da sette proiettili pronti all’uso.
L’elenco degli oggetti sequestrati si ampliava con due caschi integrali, dispositivi che negano l’identità degli utilizzatori e facilitano l’azione criminale, due passamontagna, ulteriori strumenti di anonimato, e un martelletto frangivetro, chiaramente destinato a forzare serrature e accedere a proprietà private.
L’arresto dei due uomini è stato formalizzato per il reato di porto abusivo di arma clandestina e relative munizioni, un’infrazione che prevede sanzioni severe e ripercussioni sulla libertà personale.
Tuttavia, le indagini non si sono limitate a questo.
Gli inquirenti stanno vagliando ogni elemento per ricostruire il quadro completo: si cerca di stabilire se l’arma ritrovata sia stata utilizzata in episodi di violenza o rapine avvenuti di recente, e di identificare eventuali complici o mandanti coinvolti nella pianificazione di attività criminali.
La scoperta solleva interrogativi cruciali sulla sicurezza del territorio e sulla necessità di intensificare i controlli per prevenire futuri episodi di questo genere.
La comunità di Torre del Greco, giustamente preoccupata, attende con ansia i risultati delle indagini e la certezza di una risposta efficace per garantire la sicurezza e la tranquillità dei suoi cittadini.