Un evento franoso di notevole entità ha interessato il versante meridionale della Croda Marcora, imponente costione roccioso che domina il gruppo del Sorapiss, nel cuore delle Dolomiti. L’evento, verificatosi nel pomeriggio odierno, ha comportato il distacco di un volume considerevole di roccia e detrito, generando un’imponente nube di polvere che si è estesa visivamente per diverse località. La sua visibilità ha raggiunto gli abitati di San Vito di Cadore, oltre a lungo tratti della statale 51 di Alemagna, arteria stradale cruciale per il collegamento verso Cortina d’Ampezzo.L’episodio solleva questioni cruciali relative alla stabilità dei versanti alpini, un tema sempre più rilevante in un contesto di cambiamenti climatici. L’aumento delle temperature, i cicli di gelo e disgelo intensificati, e l’alterazione dei regimi pluviometrici contribuiscono a una progressiva disgregazione delle rocce e all’aumento della suscettibilità a frane e smottamenti. Il fenomeno non è isolato; le Dolomiti, geologicamente complesse e caratterizzate da pareti rocciose verticali, sono particolarmente vulnerabili a tali eventi.La Croda Marcora, come molte altre cime dolomitiche, è un ambiente geologicamente complesso, composto da strati di roccia sedimentaria, spesso fratturati e alterati da processi di erosione. La presenza di acqua, che si infiltra nelle fessure e nei pori della roccia, contribuisce ulteriormente alla sua destabilizzazione, agendo come agente disgregante. Il distacco di materiale franoso, in questo caso, potrebbe essere stato innescato da una combinazione di fattori, tra cui le recenti precipitazioni, il disgelo e la preesistente instabilità del versante.L’impatto di un evento di questa portata non si limita all’aspetto puramente paesaggistico; le implicazioni possono essere significative per la sicurezza delle infrastrutture e delle comunità locali. La statale 51 di Alemagna, ad esempio, rappresenta un collegamento vitale per la regione, e la sua potenziale compromissione a causa di futuri eventi simili richiederebbe interventi di monitoraggio e mitigazione del rischio.L’episodio della Croda Marcora sottolinea, quindi, la necessità di un approccio integrato nella gestione del territorio montano. Questo include un’accurata mappatura dei versanti a rischio, il monitoraggio continuo delle condizioni ambientali, la realizzazione di opere di consolidamento e la promozione di una cultura della prevenzione tra la popolazione. La comprensione dei meccanismi alla base di questi fenomeni franosi, unita a un’azione tempestiva, è fondamentale per preservare la sicurezza e la sostenibilità delle aree montane.