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giovedì 30 Ottobre 2025

Ferrari sequestrata: evasione fiscale transnazionale a Genova

L’attività di controllo doganale, esercitata congiuntamente dalla Guardia di Finanza e dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Genova, ha portato al sequestro di una Ferrari Purosangue, un evento che solleva interrogativi complessi sull’elusione fiscale transnazionale e le strategie di importazione di beni di lusso.
La vettura, un esemplare di pregio stimato in circa 700.000 euro e contraddistinta da una targa degli Emirati Arabi Uniti, è stata intercettata durante lo sbarco da un traghetto proveniente dalla Tunisia e giunto al Terminal Colombo.
L’anomalia è stata immediatamente percepita non solo per la rarità di un veicolo di tale livello proveniente da una giurisdizione con una tassazione agevolata, ma anche per la nazionalità incongrua del conducente, cittadino francese.
Questa discrepanza ha innescato una serie di verifiche investigative più approfondite, che hanno rapidamente rivelato un tentativo di eludere i regolamenti doganali europei.

L’analisi ha evidenziato una manovra volta a introdurre la Ferrari all’interno del territorio doganale dell’Unione Europea senza onorare gli obblighi fiscali previsti, in particolare l’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) e i relativi dazi doganali.
La somma evasa avrebbe superato i 170.000 euro, una cifra significativa che testimonia la complessità e l’ingegnosità delle tecniche utilizzate per aggirare le normative.
Questo caso non è semplicemente un episodio di contrabbando, ma riflette un fenomeno più ampio di importazione di beni di lusso attraverso paradisi fiscali, sfruttando le differenze normative tra i vari Paesi.

L’operazione di Genova sottolinea l’importanza di una vigilanza costante e di una collaborazione internazionale efficace per contrastare queste pratiche illecite, che danneggiano le casse dello Stato e creano una concorrenza sleale nei confronti di chi opera nel rispetto delle regole.
Il conducente, formalmente denunciato per contrabbando aggravato, dovrà ora rispondere delle proprie azioni in sede giudiziaria, mentre l’evento pone l’attenzione sulla necessità di rafforzare i controlli e le procedure doganali, in particolare per i beni di alto valore, al fine di garantire un’applicazione equa e uniforme delle leggi fiscali in tutta l’Unione Europea.
L’episodio serve anche come monito per le autorità competenti, invitandole a rivedere e potenziare le strategie di prevenzione e contrasto a tali reati, tenendo conto della crescente sofisticazione delle tecniche di elusione fiscale utilizzate da chi intende aggirare il sistema.

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