Un rogo di inenarrabile violenza ha inghiottito nella serata di ieri, intorno alle ore 19:30, il monastero della Bernaga, gioiello architettonico seicentesco incastonato nel cuore di Perego, una pittoresca frazione di La Valletta, in provincia del Lecco.
La notizia ha scosso profondamente la comunità locale, già particolarmente legata al luogo di culto, testimone di una storia secolare e custode di preziosi affreschi e manufatti religiosi.
L’incendio, le cui cause sono ancora oggetto di indagine, ha rapidamente compromesso l’integrità strutturale dell’edificio, generando colonne di fumo visibili a chilometri di distanza.
Vigili del fuoco provenienti da diverse località sono intervenuti prontamente, ma la forza delle fiamme ha reso difficile il controllo della situazione.
La Bernaga, più che un semplice monastero, rappresenta un punto di riferimento spirituale e culturale per la Valle del Merano e per l’intera diocesi.
È qui, tra queste mura storiche, che il giovane Carlo Acutis, figura oggi universalmente riconosciuta e celebrata come santo, ricevette la Prima Comunione.
La sua esistenza, dedicata alla carità, alla fede e all’impegno per i più deboli, continua a ispirare migliaia di persone in tutto il mondo, e la coincidenza con la ricorrenza della sua festa rende l’evento ancora più commovente e simbolico.
Carlo Acutis, beatificato nel 2020 e canonizzato proprio in questi giorni, incarnava un modello di fede attiva e di testimonianza cristiana per la sua generazione.
La sua vicinanza alle persone emarginate, la sua profonda conoscenza della fede cattolica e la sua capacità di comunicare con i giovani attraverso nuovi mezzi di comunicazione lo hanno reso un esempio per molti, e la sua presenza al monastero della Bernaga rappresenta un legame indissolubile tra la comunità locale e la sua figura.
La perdita del monastero, oltre a un danno inestimabile in termini di patrimonio artistico e religioso, rappresenta una ferita profonda nel cuore della comunità.
Tuttavia, la fede e la resilienza del popolo lecchese, ispirate anche dall’esempio di Carlo Acutis, si ergono come un faro di speranza per la ricostruzione e la rinascita del luogo simbolo.
La memoria del monastero della Bernaga, e l’eredità spirituale di Carlo Acutis, sopravvivranno, alimentando la speranza di un futuro ancora più luminoso e di una fede rinnovata.
Si auspica che un’accurata inchiesta possa far luce sulle cause del rogo, e che la ricostruzione del monastero possa avvenire nel più breve tempo possibile, restituendo alla comunità un luogo di culto, di storia e di memoria.