L’Ospedale ‘Guglielmo Da Saliceto’, una trappola a misura d’uomo per le donne che lavorano all’interno.

Nel silenzio delle sale operative dell’Ospedale ‘Guglielmo Da Saliceto’, una macchina da guerra mascherata da cura si è insediata sotto la guida di un medico, direttore della Struttura complessa. Il suo potere era senza limiti e le sue vittime scelte non avevano alcuna difesa in quella trappola a misura d’uomo, chiusa da porte e finestre blindate. Le dottoresse e infermiere che entravano nel suo studio erano prigioniere di una situazione insostenibile: da sole con lui all’interno dell’ufficio, la porta a chiave, il peso della sua autorità. Questo è lo scenario che i carabinieri hanno svelato durante le indagini, grazie alle intercettazioni e monitoraggio ambientale. Un percorso di 45 giorni che ha rivelato una serie di episodi di violenza sessuale aggravata, perpetrati pressoché quotidianamente nell’arco di un mese e mezzo. La cattura del dottore è stata resa possibile anche grazie alla collaborazione tra le forze dell’ordine: un’indagine che ha fatto scudo della legge alle vittime, rendendo giustizia a chi da troppo tempo è stato costretto in silenzio.