mercoledì 6 Agosto 2025
26.9 C
Rome

Omaggio a Cassarà e Antiochia: una nazione ricorda i caduti antimafia

Un velo di solennità ha avvolto questa mattina la piazza Giovanni Paolo II, teatro di un omaggio sentito e commosso.
Il prefetto Vittorio Pisani, in rappresentanza delle istituzioni, ha onorato con la deposizione di una corona d’alloro la memoria di due figure imprescindibili nella lotta alla criminalità organizzata: il vice questore aggiunto Antonino Cassarà e l’agente Roberto Antiochia, strappati alla vita dalla ferocia mafiosa.

Accanto al prefetto, i familiari, testimoni silenziosi di un dolore che ha segnato una nazione, e un corteo di autorità civili e militari, a riaffermare l’impegno costante dello Stato nella difesa della legalità.
Antonino Cassarà non fu solo un funzionario di polizia; fu un pilastro del sistema di contrasto alla mafia che si sviluppò negli anni cruciali degli anni ’80.

La sua attività, intrecciata con quella di Giovanni Falcone e del pool antimafia di Palermo, costituì un contributo determinante nell’istruzione del maxiprocesso, un’udienza storica che scosse le fondamenta del potere mafioso.
Cassarà, con la sua acuta intelligenza e il suo instancabile lavoro investigativo, contribuì a ricostruire il complesso apparato gerarchico e le ramificazioni economiche delle cosche, fornendo elementi chiave per l’accusa.
La sua carriera, prematuramente interrotta all’età di 38 anni, il 6 agosto 1985, mentre rientrava a casa dopo una giornata di lavoro alla questura, rappresenta una ferita aperta nella coscienza collettiva.

Uomo di famiglia, sposo e padre di tre figli, Cassarà incarnava l’equilibrio tra dedizione al dovere e amore per il prossimo, valori che la mafia cercò, con la sua violenza, di annientare.
La giornata di commemorazione non si è limitata alla deposizione floreale.
Un percorso di riflessione e approfondimento ha proseguito nella cappella della caserma Pietro Lungaro, dove una funzione religiosa, officiata dal cappellano della polizia di Stato, don Massimiliano Purpura, ha elevato una preghiera per le anime dei caduti e per tutti coloro che continuano a operare in prima linea nella lotta alla criminalità.

Il culmine dell’omaggio è stato la proiezione, presso l’aula Corona della caserma, di un documentario dedicato alla vita e all’opera di Antonino Cassarà, un’occasione per ripercorrere la sua parabola umana e professionale, per far conoscere alle nuove generazioni il significato del suo sacrificio e per rinnovare l’impegno a proseguire la sua battaglia, animati dalla speranza di un futuro più giusto e libero dalla morsa della criminalità.
Il suo esempio, la sua determinazione, il suo coraggio, rimangono un faro per chi, oggi, sceglie di difendere i valori della legalità e della giustizia.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -