giovedì 4 Settembre 2025
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Sequestrati giocattoli pericolosi e cosmetici contraffatti a Napoli

Un’operazione mastodontica della Guardia di Finanza di Napoli ha portato alla luce un’attività illecita di dimensioni inaudite, con il sequestro di oltre un milione e mezzo di giocattoli potenzialmente pericolosi, abbinato alla scoperta di cosmetici non conformi e bigiotteria contraffatta.
L’indagine, sviluppatasi in un’area industriale strategica del capoluogo campano, un nodo cruciale per la distribuzione all’ingrosso e la gestione di centri commerciali, ha rivelato un sistema complesso volto a eludere i controlli e a immettere sul mercato prodotti in palese violazione delle normative europee sulla sicurezza dei beni di consumo.

L’attenzione delle Fiamme Gialle si è concentrata su un rivenditore all’ingrosso situato nei pressi di via Gianturco, un’area densamente popolata da attività commerciali gestite da cittadini di origine cinese.
L’ispezione ha immediatamente rilevato la totale assenza di certificazioni di conformità, elemento imprescindibile per l’immissione legale di giocattoli nel mercato UE.

La presenza di un marchio CE contraffatto ha fornito la prova inoppugnabile di un’operazione fraudolenta su vasta scala.

Il sequestro ha interessato un’enorme quantità di giocattoli, una miscela pericolosa di prodotti non conformi e repliche illegali di personaggi iconici tratti da serie animate di grande successo.
L’impatto potenziale sulla sicurezza dei bambini è significativo, data la possibilità che questi giocattoli contengano materiali tossici, presentino componenti instabili o rappresentino un rischio di soffocamento.
Oltre ai giocattoli, l’indagine ha portato alla scoperta di circa 10.000 cosmetici privi di autorizzazione e bigiotteria contraffatta, realizzata con disegni mendaci che imitano marchi di lusso, ampliando ulteriormente lo spettro delle attività illegali.
Le Fiamme Gialle hanno deferito due soggetti di nazionalità cinese, accusati di aver orchestrato un’organizzazione criminale specializzata in contraffazione, frode commerciale, vendita di prodotti industriali con marchi falsi, ricettazione e violazione delle normative sulla sicurezza dei cosmetici.

L’operazione evidenzia una volta ancora la vulnerabilità del mercato alla contraffazione e l’importanza di un controllo rigoroso da parte delle autorità competenti per tutelare la salute pubblica e garantire la correttezza della concorrenza.
L’accusa di ricettazione suggerisce inoltre che i prodotti provenienti da fonti illecite venivano immessi nel circuito commerciale attraverso canali poco trasparenti, integrando un ulteriore livello di complessità nell’indagine.

L’azione della Guardia di Finanza rappresenta un segnale forte contro le attività illegali e un monito per i commercianti che cercano di trarre profitto a spese della sicurezza dei consumatori.

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