L’imminente 61° Macerata Opera Festival vedrà l’Arena Sferisterio ospitare una nuova, vibrante interpretazione de *La Vedova Allegra* di Franz Lehár, segnando il debutto del regista francese Arnaud Bernard in un’opera che, pur rimanendo fedele al suo spirito, si prefigge di superare le convenzioni e le potenziali derive di spettacoli precedenti.
Bernard, consapevole delle sfide poste dalle dimensioni imponenti del palco (circa 100 metri), ha scelto di concentrarsi sull’intensificazione della narrazione, puntando a un coinvolgimento emotivo profondo per il pubblico.
La regia pone un’enfasi particolare sulla preparazione artistica degli interpreti, con un lavoro preliminare intenso sul testo originale per assicurare che la profondità psicologica e le dinamiche relazionali dei personaggi trasparano pienamente.
L’imponente struttura muraria dello Sferisterio sarà integrata nella scenografia, non come elemento dominante, ma come sfondo suggestivo su cui sviluppare un’azione scenica espansiva.
L’affollamento del palco, con oltre 80 artisti tra ballerini (20, con una prevalenza femminile), coristi (60) e solisti, sarà orchestrato per creare un’esperienza visiva ricca e dinamica, che rievochi l’opulenza e la vivacità dell’epoca.
Il risultato atteso è uno spettacolo che celebra la poesia e la leggerezza dell’operetta, evitando eccessi di volgarità o revisioni concettuali forzate.
A supporto di Bernard, il suo collaboratore storico di 24 anni, Gianni Santucci, ha curato una traduzione in italiano del libretto di Viktor Léon e Leo Stein, non solo fedele al testo originale, ma arricchita da elementi di attualizzazione e reinterpretazioni sceniche, con un tocco di colore partenopeo destinato a impreziosire la figura di Njegus (interpretato da Marco Simeoli).
Lo scenografo Riccardo Massironi, con la sua vasta esperienza teatrale e televisiva, contribuisce a ricreare l’atmosfera scintillante della Belle Époque, affiancato dalle raffinate creazioni sartoriali di Maria Carla Ricotti.
I costumi, in linea con l’ambientazione parigina del 1905, accompagneranno un susseguirsi di balli – dal valzer alla polka al cancan – che scandiscono il ritmo della trama.
La commedia, intrisa di temi universali come l’amore, la ricchezza e la gelosia, cattura un’epoca spensierata e consapevole della propria precarietà, ignara delle tenebre incombenti della Grande Guerra.
La trama ruota attorno al conte Danilo Danilovic, costretto a corteggiare la ricchissima vedova Hanna Glawari, una sua antica fiamma, per salvare lo stato di Pontevedro dalla bancarotta.
Il lieto fine, inevitabile in un’operetta, si raggiunge tra equivoci, colpi di scena e una complessa rete di relazioni amorose.
A interpretare i ruoli principali saranno Mihaela Marcu e Alessandro Scotto Di Luzio, affiancati da giovani talenti emergenti come Cristin Arsenova, Valerio Borgioni e Alberto Petricca.
A dirigere l’Orchestra Form sarà Marco Alibrando, con il supporto del Coro Lirico Marchigiano “V.
Bellini”, pronto a elevare l’esperienza musicale a un livello superiore.