Umbria Jazz 2024 si è conclusa con un’eco vibrante, testimoniando un successo di pubblico che ha superato le aspettative.
Oltre cinquecentomila presenze hanno gremito le location del festival, segnando un traguardo significativo per l’evento e per il territorio umbro.
L’incasso lordo, che ha sfiorato i 2 milioni e 100 mila euro, conferma la vitalità e l’attrattiva di un festival che, da decenni, rappresenta un punto di riferimento imprescindibile nel panorama del jazz a livello internazionale.
La conferenza stampa conclusiva ha tracciato un bilancio estremamente positivo, evidenziando non solo i numeri impressionanti, ma anche la qualità dell’offerta musicale e l’impatto culturale del festival.
L’apertura, come da tradizione, si è svolta nel cuore di Perugia, in Piazza IV Novembre, dove la performance energica e coinvolgente di Angelique Kidjo ha acceso l’entusiasmo del pubblico.
Questo omaggio alle radici del festival, con un concerto in una location simbolo, ha evocato un senso di comunità e condivisione, rafforzando il legame tra il festival e la città.
L’Arena Santa Giuliana, cuore pulsante del festival, ha ospitato serate memorabili, arricchendo l’esperienza dei visitatori con un programma articolato e di elevato profilo artistico.
I concerti di Mika e Lionel Richie, sold out clamorosi, hanno dimostrato la capacità del festival di attrarre un pubblico vasto e diversificato, pur mantenendo un focus saldo sulla qualità del jazz e delle sue declinazioni contemporanee.
L’apprezzamento del pubblico non si è limitato ai grandi nomi: Stefano Bollani, con la sua maestria pianistica, Herbie Hancock, leggendario innovatore del jazz, Dianne Reeves, voce potente e carismatica, Jacob Collier, prodigio musicale capace di mescolare generi e stili, e Marcus Miller, bassista virtuoso e compositore prolifico, hanno registrato un’affluenza significativa, testimoniando l’interesse per un’offerta musicale varia e ricercata.
Umbria Jazz non è solo un festival di musica, ma un vero e proprio ecosistema culturale che genera un impatto economico significativo per il territorio, stimolando il turismo e valorizzando le eccellenze locali.
La capacità del festival di rinnovarsi mantenendo fedele alla sua identità è la chiave del suo successo duraturo, un successo che si rinnova ogni anno, confermando Umbria Jazz come un patrimonio culturale nazionale e un ambasciatore di immagine per l’Italia nel mondo.