La comunità del cinema italiano e internazionale si raccoglie per dare l’ultimo saluto a Enrico Lucherini, figura pionieristica nel mondo della comunicazione e delle relazioni pubbliche nel settore dello spettacolo.
La cerimonia funebre, che si terrà mercoledì 30 luglio alle ore 12:00 nella chiesa di San Bellarmino, situata nel cuore di Roma, in piazza Ungheria, segna la chiusura di un capitolo fondamentale nella storia del cinema.
Lucherini, che avrebbe compiuto 93 anni l’8 agosto, non fu semplicemente un addetto stampa.
Egli fu il vero architetto di una professione che oggi risulta imprescindibile: il press agent delle star.
In un’epoca in cui la gestione dell’immagine dei divi era un’attività rudimentale, spesso delegata a figure improvvisate, Lucherini comprese l’importanza strategica di una comunicazione mirata, di un’abile narrazione intorno alle figure emergenti e consacrate del cinema.
Il suo intuito rivoluzionario consistette nel trasformare un ruolo marginale in un vero e proprio strumento di costruzione del mito e di successo.
Non si limitò a diffondere comunicati stampa o a gestire interviste; Lucherini creò un approccio professionale, una vera e propria disciplina, basata sulla comprensione profonda della psicologia del pubblico e sull’abilità di plasmare la percezione collettiva.
Il suo lavoro, svolto con acume e discrezione, contribuì in modo significativo alla costruzione dell’immagine di icone come Sophia Loren e Claudia Cardinale, figure che incarnavano l’eleganza, il talento e il fascino del cinema italiano nel mondo.
Lucherini non si limitò a promuovere le loro performance; ne curò l’intera immagine, orchestrando eventi, gestendo la loro presenza sui media e anticipando le tendenze comunicative del tempo.
La sua carriera, lunga e costellata di successi, fu un ponte tra il cinema del dopoguerra, segnato dalla ricostruzione e dalla ricerca di una propria identità, e l’era della globalizzazione e della comunicazione di massa.
Lucherini seppe interpretare i cambiamenti sociali e culturali, adattando le sue strategie per rispondere alle nuove esigenze del mercato.
La sua eredità va oltre le singole campagne di promozione; risiede nella professionalizzazione del ruolo di press agent, nella creazione di un sistema di comunicazione mirata e nella comprensione profonda del potere dell’immagine.
La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile nel mondo del cinema, ma la sua memoria continuerà a ispirare le future generazioni di comunicatori.
Enrico Lucherini non fu solo un addetto stampa, fu un innovatore, un visionario, un vero artista della comunicazione.