Alba, cuore pulsante del Piemonte, si appresta a incarnare un nuovo capitolo nella storia dell’arte contemporanea italiana, proclamata Capitale dell’Arte Contemporanea per il 2027.
Una scelta unanime, siglata dalla giuria presieduta da Lorenza Baroncelli, che consacra la città con un contributo di un milione di euro destinato alla realizzazione del programma culturale delineato nel dossier “Fabbriche del Vento”.
L’annuncio, celebrato dal Ministro della Cultura Alessandro Giuli, ha sottolineato come ogni luogo, indipendentemente dalla sua natura antropizzata o meno, possieda un’essenza unica, un *genius loci* che genera relazioni e alimenta la creatività collettiva, tessendo un tessuto comunitario dinamico e resiliente.
La nomina di Alba, che succederà a Gibellina come capitale artistica, è frutto di una competizione stimolante che ha visto coinvolti Foligno (in collaborazione con Spoleto), Pietrasanta e Termoli.
Il sindaco Alberto Gatto ha espresso il desiderio di un’alleanza inclusiva, auspicando un dialogo aperto con tutte le amministrazioni candidate, condividendo l’ambizione di promuovere un ecosistema artistico collaborativo.
L’obiettivo primario è arricchire il territorio con un’offerta culturale di ampio respiro, complementare alle eccellenze industriali, enogastronomiche e al prestigioso riconoscimento UNESCO per i paesaggi di Langa.
Un traguardo che, come ha sottolineato il Presidente della Regione Alberto Cirio, conferma l’importanza strategica di investire nella bellezza e nel talento come motore di sviluppo economico e sociale.
Il progetto “Fabbriche del Vento”, presentato da Alba, si configura come un’iniziativa coraggiosa e innovativa, capace di reinterpretare il concetto di patrimonio artistico contemporaneo.
La presidente del Comitato promotore, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, ha descritto l’arte come un seme potente, destinato a germogliare e a diffondersi, generando senso di appartenenza e visione condivisa in un’epoca complessa.
L’iniziativa vuole rappresentare una risposta creativa alle sfide del presente, promuovendo il dialogo interculturale e la partecipazione attiva dei cittadini.
Nonostante la gioia per questo riconoscimento, l’amarezza del sindaco di Pietrasanta, Alberto Stefano Giovannetti, emerge con chiarezza.
La scelta, a suo avviso, non rende giustizia alle potenzialità della sua città, che aveva investito tempo e risorse nella preparazione di un dossier ambizioso, frutto di un percorso di ascolto e confronto con la comunità.
Questo episodio evidenzia la competizione stimolante che anima il panorama culturale italiano e sottolinea l’importanza di sostenere e valorizzare tutte le città che si impegnano a promuovere l’arte contemporanea, riconoscendo in essa un motore di progresso e un veicolo di espressione identitaria.
La designazione di Alba, dunque, si configura non come una chiusura, bensì come un punto di partenza per un percorso condiviso, finalizzato a promuovere un sistema culturale italiano più inclusivo, dinamico e ricco di opportunità per tutti.