La saga di Downton Abbey, un fenomeno culturale che ha conquistato il pubblico mondiale, sembra avvicinarsi a una definitiva conclusione.
Dopo il successo della serie televisiva, che ha lasciato un vuoto incolmabile nel panorama seriale, il franchise si è esteso con due film di successo, mantenendo viva l’eredità di quella famiglia aristocratica e del suo staff.
Ma, come sottolinea Julian Fellowes, l’abile mente creativa dietro la serie, questa volta la separazione potrebbe essere irrevocabile, almeno per quanto riguarda il cast originale che ha incarnato i personaggi che tanto amiamo.
Durante la presentazione del terzo capitolo cinematografico, “Downton Abbey 3 – Il gran finale”, in uscita l’11 settembre, Fellowes ha lasciato intravedere un senso di chiusura, consapevole del profondo legame emotivo che unisce il pubblico a quei volti familiari.
Pur riconoscendo che nel mondo dell’intrattenimento è rischioso tracciare certezze, l’atmosfera suggerisce un punto di non ritorno.
La speranza per i fan più affezionati, tuttavia, non è completamente spenta.
Si apre la possibilità, seppur remota, di un futuro che veda Downton Abbey rivivere attraverso sequel o remake, con nuovi interpreti che raccolgono l’eredità di quelli che l’hanno resa celebre.
Un’osservazione ironica di Gareth Neame, co-produttore della serie, incarna perfettamente questa incertezza: “Siamo produttori, ci riserviamo sempre il diritto di cambiare idea.
“L’uscita del terzo film rappresenta più che un semplice evento cinematografico; è un’occasione per ripercorrere un percorso narrativo complesso e ricco di sfumature, che ha saputo raccontare un’epoca di profondi cambiamenti sociali e storici attraverso le vicende di una famiglia inglese e del suo staff.
Simon Curtis, il regista del film, ha espresso con commozione il privilegio di poter donare al pubblico l’ultimo tassello di questa straordinaria storia, un racconto che ha saputo emozionare, far riflettere e intrattenere milioni di spettatori in tutto il mondo.
Il film si preannuncia quindi come un epilogo commovente, una celebrazione dell’eredità di Downton Abbey e un addio, forse definitivo, a quei personaggi che sono diventati parte integrante della nostra cultura popolare.