giovedì 4 Settembre 2025
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Rome

Isernia, profanata la memoria: rubati capolavori di tombolo

La città di Isernia è stata colpita da un atto di profanazione che va ben oltre il mero furto: un’offesa diretta alla sua identità culturale e alla memoria storica di una comunità.
Nel cuore del centro storico, il Museo Civico della Memoria e della Storia, scrigno di testimonianze preziose, è stato depredato.
Ventiquattro manufatti, veri e propri capolavori di merceria ottocentesca realizzati con la paziente arte del tombolo, sono stati sottratti, lasciando un vuoto incolmabile.
La collezione, generosamente concessa in comodato gratuito dalla famiglia Sassi-Buccigrossi, custode da generazioni di questa tradizione secolare, rappresenta un patrimonio inestimabile.

Il tombolo, con la sua trama fittissima e complessa, è un’arte quasi dimenticata, un linguaggio silenzioso tramandato di madre in figlia, un intreccio di fili che racconta storie di ingegno, pazienza e devozione.

Questi manufatti non sono semplici oggetti; sono frammenti di anime, impronte di mani esperte che hanno dedicato intere vite alla creazione di opere d’arte uniche.

L’allarme è stato lanciato dalla custode, e immediatamente è scattata la reazione delle autorità: la Squadra Mobile ha effettuato i rilievi del caso, mentre la Polizia Scientifica ha avviato un’analisi approfondita della scena del crimine.

Il danno materiale, quantificato in una prima stima di 200.000 euro, è considerevole, ma l’impatto emotivo e culturale è di gran lunga superiore.
La sezione museale dedicata al merletto è stata temporaneamente chiusa, un segnale tangibile della ferita inferta alla città.
Il sindaco Piero Castrataro, esprimendo profondo sgomento, ha sottolineato il ruolo cruciale del museo come “casa della memoria collettiva”, un luogo in cui le generazioni si incontrano e si riconoscono attraverso le testimonianze del passato.

Il Museo Civico, aperto al pubblico nel 2012, è diventato un punto di riferimento per visitatori e turisti, attratti dalla possibilità di immergersi nella tradizione del merletto, un’arte ancora viva nei vicoli del borgo, dove il suono delicato dei fuselli risuona come una melodia ancestrale.
Le indagini sono in corso e si valutano diverse ipotesi, tra cui quella di un furto su commissione, volto a soddisfare la richiesta di collezionisti privati o mercanti d’arte senza scrupoli.

La ricerca di filmati di videosorveglianza è prioritaria, e le autorità hanno lanciato un appello alla cittadinanza, invitando chiunque possa fornire informazioni utili a collaborare attivamente.
L’episodio drammatico impone una riflessione profonda e un investimento urgente in misure di prevenzione e sicurezza, con un potenziamento del sistema di videosorveglianza e una maggiore protezione del patrimonio culturale locale.

Il sogno è che i responsabili siano presto individuati e che le opere d’arte rubate possano ritornare a illuminare il Museo Civico, restituendo a Isernia un pezzo fondamentale della sua anima.

La speranza di una restituzione non è solo un desiderio, ma un imperativo morale per la comunità, che si rifiuta di essere depredata della sua memoria e del suo orgoglio.

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