Roma si tinge di lutto per la scomparsa di Marco Ghigliani, figura chiave nel panorama dell’editoria televisiva italiana, deceduto oggi all’età di 60 anni.
La notizia, diffusa con profonda tristezza dall’emittente La7, dove ricopriva la carica di amministratore delegato dal 2012, ha scosso il mondo dei media e non solo.
Un vuoto lasciato da un uomo che ha dedicato la sua carriera alla crescita e al risanamento di aziende cruciali per il sistema dell’informazione e dell’intrattenimento.
L’eredità di Ghigliani a La7 è tangibile.
La sua leadership, caratterizzata da un’incessante dedizione e un acume strategico, ha contribuito in modo determinante al consolidamento della rete, affinando la sua identità e ampliandone la platea.
Oltre al successo commerciale, Ghigliani ha incarnato un approccio professionale improntato all’etica e alla responsabilità, valori che hanno permeato la cultura aziendale.
La sua traiettoria professionale, costellata di esperienze significative, testimonia una visione ampia e una capacità di adattamento ad ambienti in continua evoluzione.
Prima di approdare a La7, Ghigliani ha ricoperto ruoli di primaria importanza in realtà come Cairo Network, Cairo Rcs Media e Confindustria Radio Televisioni, dimostrando una profonda conoscenza del settore audiovisivo e un’abilità nel gestire complesse dinamiche aziendali.
Il suo passaggio, nel 2013, con l’acquisizione del gruppo da parte di Urbano Cairo, ha segnato una fase di rinnovamento e solidità per l’emittente.
La sua carriera non si è limitata al broadcasting. Le esperienze in Telecom Italia Media, dove ha assunto la direzione generale e si è occupato della gestione e sviluppo dell’offerta televisiva, e in realtà come MTV Italia e Società Telecom Italia Media Broadcasting, TM News e Effe TV, hanno forgiato un professionista poliedrico e con una solida competenza nella gestione delle risorse umane, come evidenziato dai suoi incarichi in Seat Pagine Gialle e Telecom Italia.
L’esperienza maturata in Fiat Auto, nel cuore pulsante della produzione industriale italiana, ha contribuito a plasmare il suo approccio pragmatico e orientato ai risultati.
Marco Ghigliani non era solo un manager di successo, ma anche un uomo di grande cultura, testimoniato dalla sua laurea in Sociologia, una disciplina che lo ha certamente aiutato a comprendere le dinamiche sociali e comunicative che influenzano il mondo dell’informazione.
La cerimonia funebre si terrà lunedì 27 ottobre nella Basilica di Santa Maria in Montesanto, un luogo simbolico, la chiesa degli artisti, a testimonianza del suo apprezzamento per la creatività e l’eccellenza culturale.
La famiglia, la moglie Simona, i figli Bruno e Giorgio, e tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo, lo ricordano con affetto e gratitudine, riconoscendo in lui un esempio di professionalità, competenza e dedizione al lavoro.
L’onorificenza di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana testimonia il suo contributo al Paese.







