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venerdì 31 Ottobre 2025

Rosi verso gli Oscar: Sotto le Nuvole, un Viaggio Sonoro dal Vesuvio

“Sotto le Nuvole”: Gianfranco Rosi e la ricerca dell’essenza vulcanica, tra storia, tempo e musicaIl documentario “Sotto le Nuvole” di Gianfranco Rosi intraprende un viaggio verso la prestigiosa cerimonia degli Oscar, accompagnato dal Vesuvio, icona potente e silenziosa, come protagonista.

Il regista italiano, in rappresentanza del cinema documentaristico nazionale, si reca a Los Angeles per presentare il suo lavoro agli accademici, in attesa della decisione che si prenderà il 16 dicembre, decisiva per l’ammissione alla 98/a edizione degli Academy Awards del 15 marzo 2026.

Questa candidatura si inserisce in un percorso già costellato di riconoscimenti, che includono l’Orso d’Oro a Berlino per “Fuocoammare” e il Leone d’Oro a Venezia per “Sacro GRA”.
Il percorso creativo di Rosi si è snodato attraverso diverse tappe, tra cui un incontro con il pubblico all’American Film Institute e un dialogo all’Istituto Italiano di Cultura.

Durante quest’ultimo, il regista ha rivelato l’origine del progetto, nato non da un’idea predefinita, ma da un desiderio profondo: “Volevo sentire, più che capire o spiegare”.

Questa ricerca sonora, questa volontà di cogliere il peso del tempo e della storia, si è rivelata un viaggio complesso e immersivo.
Rosi ha sottolineato l’importanza di una lenta e graduale integrazione nel contesto e nelle comunità che abitano i luoghi rappresentati, un processo che richiede tempo e ascolto attento.

“Non si tratta di impadronirsi del territorio, ma di lasciarsi impregnare da esso,” ha spiegato, riferendosi ai tre anni trascorsi a Napoli per completare il film in bianco e nero.

Un elemento inedito e significativo del progetto è l’introduzione di una colonna sonora, un approccio raramente utilizzato nei suoi documentari precedenti.
La scelta del compositore Daniel Blumberg, vincitore dell’Oscar per le musiche di “The Brutalist”, è emblematica di questa svolta.
L’amicizia tra i due artisti, nata a Istanbul dodici anni prima, si è trasformata in una collaborazione artistica profonda e intuitiva.
Blumberg, con la sua sensibilità e la sua capacità di lavorare in solitaria, si è rivelato un compagno ideale per Rosi nella ricerca di un linguaggio sonoro che amplificasse le emozioni e i significati del film.

La genesi della colonna sonora è stata segnata da un’attesa prolungata, dovuta agli impegni di Blumberg su altri progetti.

La fiducia e la perseveranza di Rosi, unite alla sua convinzione nella validità del progetto, hanno portato il compositore a impegnarsi a fondo, superando la sua iniziale proposta di realizzare solo la musica per la scena subacquea.
Blumberg ha infatti accettato di creare “stratificazioni sonore” che avrebbero permeato l’intero documentario.
Il processo di composizione e registrazione si è rivelato un’avventura creativa in sé.

L’utilizzo di microfoni subacquei, la sperimentazione con il suono in vasca da bagno e le registrazioni sul mare a Napoli hanno generato effetti sonori unici e suggestivi, contribuendo a creare un’atmosfera di sospensione e contemplazione.

La collaborazione con il sassofonista John Butcher ha arricchito ulteriormente il paesaggio sonoro, introducendo elementi improvvisati e inaspettati.

Il risultato finale è un documentario che va oltre la semplice rappresentazione della realtà, offrendo un’esperienza sensoriale profonda e coinvolgente, un omaggio al tempo, alla storia e alla forza silenziosa del Vesuvio.

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