La donna, identificata con il nome di Khin Win, è stata salvata dai Vigili del Fuoco nel corso di un’operazione di ricerca e soccorso durata 91 ore, una vera e propria maratona umana e tecnica per liberare la vittima dalle macerie dell’edificio distrutto dal terremoto che ha colpito Myanmar venerdì scorso. La notizia della salvezza è stata accolta con grande entusiasmo da tutta la popolazione del Paese, che dopo giorni di ansia e incertezza ha potuto respirare un po’ più a fondo.La scena delle operazioni di soccorso è stata una vera e propria scenografia di emergenza: la gente accampata per strada in attesa di notizie sulla sorte della donna, i familiari che attendevano con il cuore in gola e gli equipaggi dei Vigili del Fuoco impegnati a sbriciolare le macerie per raggiungere Khin Win. Ma non solo: la comunità internazionale ha risposto immediatamente all’emergenza, inviando i propri mezzi e personale per collaborare con gli operatori locali.Il terremoto che ha colpito il Paese è stato di gran lunga il più forte degli ultimi anni: le città sono state devastate e moltissime persone sono state coinvolte nella tragedia. Ma in mezzo a tutto questo caos e disperazione, c’è stata una voce di speranza: quella di Khin Win e dei Vigili del Fuoco che hanno lavorato instancabilmente per salvarla.La liberazione della donna è un momento di grande gioia per il Paese, ma anche un ammonimento sulle potenzialità distruttive dei terremoti e sull’importanza di essere sempre pronti a fronteggiare le emergenze. È stato questo, infatti, il caso di Khin Win: una donna che ha vissuto un vero e proprio incubo per 91 ore, ma è stata salvata grazie all’impegno e alla professionalità dei Vigili del Fuoco.
Dal terremoto di Myanmar la liberazione della donna imprigionata nelle macerie
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