Daniel Harding è un vero artista poliedrico: prima pilota di aereo, poi direttore d’orchestra. Il suo tour europeo con l’Orchestra di Santa Cecilia ha inizio a Parigi, dove viene accolto con applausi sin dal momento della partenza. Mentre si trova in volo, fa risuonare le note magiche del clarinetto di Alessandro Carbonare, creando un’atmosfera unica e coinvolgente.La giornata di Harding è intensa e variegata: dall’uniforme da pilota al frac elegante che indossa per dirigere l’orchestra nella sontuosa sala Pierre Boulez della Philharmonie. Nonostante il frac non sia particolarmente comodo, Harding lo indossa con fierezza perché sa che la sua eleganza è parte integrante del suo lavoro. Nella frenesia del camerino, si cambia velocemente per affrontare una giornata senza sosta.A soli 49 anni e con tre figli, Harding sprizza energia da tutti i pori. Sul podio, riesce a tirare fuori il meglio dai talentuosi ottanta musicisti dell’Orchestra di Santa Cecilia, facendoli suonare come se fossero tre orchestre unite in un’unica armonia perfetta. I suoi gesti precisi e la sua passione contagiosa conquistano il pubblico che gli tributa un tripudio di applausi calorosi.Daniel Harding incarna l’eleganza e la determinazione di chi ama profondamente la musica e sa trasmettere emozioni attraverso le sue performance straordinarie. La sua versatilità lo rende un vero genio dei nostri tempi, capace di spaziare tra cieli stellati e palcoscenici prestigiosi con la stessa maestria e passione travolgente.
“Daniel Harding: genio della musica tra cieli e palcoscenici”
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