“Decreto Ministeriale Salute: modalità per certificato oblio oncologico”

Il decreto ministeriale della Salute, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 30 luglio, ha finalmente delineato le modalità per ottenere il certificato di oblio oncologico. Questo provvedimento era atteso dopo l’emanazione del decreto dello scorso aprile, che ha definito l’elenco delle patologie oncologiche soggette a termini ridotti rispetto alla legge sull’oblio oncologico del 2023. Questo nuovo decreto rappresenta un passo concreto verso l’applicazione del diritto di cancellare alcuni vincoli imposti fino ad ora a coloro che hanno affrontato una malattia oncologica, spaziando dai mutui alle adozioni.Nell’articolo 1 di questo innovativo decreto si stabilisce che il paziente già affetto da patologia oncologica può presentare istanza, eventualmente corredata dalla documentazione medica necessaria, presso una struttura sanitaria pubblica o privata accreditata o rivolgersi a un medico dipendente del Servizio Sanitario Nazionale specializzato nella disciplina relativa alla specifica patologia oncologica oggetto dell’oblio richiesto. Anche il medico di medicina generale o il pediatra scelto liberamente possono essere coinvolti nel processo, fornendo all’interessato le informazioni previste dal regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali.La certificazione, come specificato nell’articolo 2, deve essere rilasciata entro trenta giorni dalla richiesta qualora siano soddisfatti i presupposti temporali previsti dalla legge n. 193 del 2023 e dai successivi decreti attuativi che definiscono termini inferiori per la guarigione in determinate patologie oncologiche. Inoltre, al fine della tutela dei dati personali, sia l’istanza che i relativi allegati devono essere cancellati dopo dieci anni. I soggetti incaricati della ricezione della certificazione sono tenuti a procedere alla sua cancellazione altrettanto dopo dieci anni dall’emissione.Queste disposizioni rappresentano un importante passo avanti nella garanzia dei diritti e nella protezione delle persone che hanno combattuto contro una malattia oncologica, consentendo loro di superare limitazioni e ostacoli derivanti da questa esperienza difficile e delicata.