23 ottobre 2024 – 12:01
Silvia Roero, da quindici anni impegnata come medico rianimatore e anestesista in Valle d’Aosta, rappresenta un esempio di dedizione al soccorso in condizioni estreme, soprattutto in alta quota. Il suo ritorno alla regione montuosa è stato dettato dalla consapevolezza che il soccorso operativo e la bellezza delle montagne sono parte integrante della sua missione. Sebbene abbia avuto l’opportunità di assumere un ruolo di responsabilità a Novara, ha preferito tornare dove sente di appartenere.L’elisoccorso viene considerato un’eccellenza nel campo sanitario: rappresenta la prima bandiera della sanità che si spiega tra le case delle persone, per le strade e nei crepacci. Silvia Roero sottolinea l’importanza dello spirito di squadra nell’elisoccorso, evidenziando la necessità di una perfetta sintonia con tutto l’equipaggio: pilota, verricellista e guide alpine. Ogni fase del soccorso richiede un leader diverso con ruoli ben definiti, garantendo così un coordinamento ottimale durante tutte le fasi dell’intervento.La capacità di lavorare in armonia con gli altri membri dell’equipaggio è fondamentale per evitare di costituire un peso aggiuntivo durante le operazioni di soccorso. La conoscenza del territorio montano è altrettanto cruciale per valutare le azioni da intraprendere in base ai tempi e alle indicazioni fornite dal pilota. Silvia Roero sottolinea l’importanza della continuità assistenziale nel suo lavoro, poiché permette di verificare l’esattezza delle decisioni prese in situazioni critiche.Il soccorso non è solo sinonimo di situazioni difficili e critiche; vi sono anche momenti emozionanti e indimenticabili come il recupero di una mamma appena partorita a Champorcher. L’impegno nel pulire, scaldare e assistere la madre e il neonato prima del trasporto in elicottero rappresenta uno dei tanti episodi che rendono gratificante il lavoro dei professionisti dell’elisoccorso. In definitiva, per Silvia Roero lavorare nell’ambito del soccorso in Valle d’Aosta significa un costante impegno verso la sicurezza e il benessere dei pazienti, unito alla passione per le sfide offerte dalle montagne circostanti.
