“Delusione sindacale per mancata proroga concordato preventivo biennale”

Nel corso della conferenza stampa tenutasi presso la Camera dei Deputati, è emersa tutta la “delusione” delle quattro principali organizzazioni sindacali dei commercialisti (Anc, Andoc, Fiddoc, Unico) in seguito al netto rifiuto del viceministro dell’Economia Maurizio Leo di concedere una proroga alla scadenza del concordato preventivo biennale oltre il termine del 31 ottobre. Le associazioni professionali, che avevano annunciato uno sciopero a seguito dell’assenza di un’estensione dei termini (la sospensione dalle 24:00 del 30 ottobre alle 24:00 del 7 novembre riguarderà l’invio dei Modelli di dichiarazione dei redditi per il 2024), hanno organizzato un incontro a Montecitorio con rappresentanti istituzionali al fine di sensibilizzarli sulle conseguenze della ridotta tempistica per portare avanti le operazioni legate al concordato e al ravvedimento speciale.Dopo aver ascoltato l’intervento in videomessaggio di Leo, il presidente dell’Anc Marco Cuchel ha espresso “perplessità” per la decisione di non posticipare la scadenza nonostante la richiesta avanzata dal Consiglio nazionale e dai sindacati dei commercialisti, così come dai consulenti del lavoro e da Assosoftware, sottolineando che il tempo a disposizione è limitato. Cuchel ha chiarito che non boicoteranno né promuoveranno il provvedimento, mantenendo una posizione neutrale come tecnici del settore.Secondo il presidente di Unico Domenico Posca, negli anni precedenti si sono resi disponibili nei confronti delle Istituzioni e dell’Agenzia delle Entrate favorendo la transizione verso la digitalizzazione fiscale e la fatturazione elettronica. Tuttavia, davanti alle attuali difficoltà e ai cambiamenti dell’ultimo momento nello strumento normativo, Posca ha evidenziato la delusione per la risposta del governo e del viceministro Leo. Mario Michelino, presidente dell’Andoc, ha sottolineato la totale chiusura evidenziata dalle parole di Leo, manifestando preoccupazione poiché ritiene fondamentale coinvolgere i tecnici esperti in materia tributaria quando vengono introdotte nuove normative che questi ultimi dovranno applicare.