09 ottobre 2024 – 14:43
Luciano Caveri, figura di spicco nell’ambito degli Affari europei, dell’innovazione, del Pnrr e delle Politiche nazionali per la montagna presso la Regione autonoma Valle d’Aosta, è stato ufficialmente nominato come membro effettivo della delegazione italiana presso il Comitato europeo delle Regioni. Tale designazione è stata ratificata oggi durante la Conferenza delle Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano.Questa importante indicazione è stata resa possibile grazie ad un accordo ottenuto tramite il confronto tra il presidente della Regione autonoma Valle d’Aosta e il presidente della Provincia autonoma di Bolzano, come comunicato dall’amministrazione regionale valdostana in una nota ufficiale.Il presidente della Regione, Renzo Testolin, ha sottolineato l’importanza di avere un rappresentante effettivo per la Valle d’Aosta considerando che i posti disponibili per i governi regionali erano limitati a dieci. Questo risultato è frutto della collaborazione con la Provincia autonoma di Bolzano, che ha dimostrato grande disponibilità e ha lavorato sinergicamente per trovare una soluzione che permetterà di valorizzare entrambe le realtà autonome nei prossimi cinque anni.L’assessore Caveri ha commentato positivamente l’indicazione conferita dalla Conferenza delle Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano come riconoscimento della forte vocazione europea della Valle d’Aosta. La regione ha sempre fatto delle sue montagne un elemento di unione piuttosto che divisione tra i popoli e le regioni europee nel corso della storia. Il lavoro svolto insieme alla Provincia autonoma di Bolzano è stato estremamente proficuo, motivo per cui ringrazia le istituzioni coinvolte per aver reso effettiva questa designazione.Dal punto di vista personale, l’assessore Caveri si compiace del riconoscimento dell’impegno profuso negli ultimi anni (avendo fatto parte del Comitato delle Regioni per 14 dei suoi 30 anni) e si prepara ad un ulteriore impegno futuro che consentirà alla piccola regione valdostana di far sentire la propria voce in Europa a difesa delle regioni alpine, delle minoranze culturali e linguistiche nonché dell’autonomia.